Pubblicato: lun, 13 Lug , 2020

Via delle Sinistre Oscure.

Come il nome Matteo ha distrutto la Sinistra.

 

     È di ieri la notizia data da Salvini a ‘L’aria che tira’, in cui il leader del Carroccio conferma l’apertura di una sede a Roma… nella storica via che fu roccaforte del PCI: Via delle Botteghe Oscure. Subito la news ha resuscitato dal coma molti esponenti della sinistra che, scansando la pace di pochissimi, da anni sembra una malata terminale.

Quando a sinistra si parla di Salvini e della Lega, si commettono sempre 2 errori madornali:            1. trattarlo con sufficienza; 2. pensare ad ogni elettore leghista come un decerebrato. Lungi da me trovare del buono nel De Luca nordista, che pure non c’è, ma se davvero ad un anno quasi esatto da quel madornale autogol goal che fu il far cadere il governo, la Lega risulta ancora il primo partito d’italia, qualche domanda dovremmo pur porcela. Se “i fratelli tute blu”, come li chiamava Faber, hanno letteralmente scaricato una certa sinistra e abbracciato i proclami del principe padano, un motivo ci sarà e c’è. La sua linea politica è già stata stra-analizzata da firme illustri e non trateremo qui delle sue scelte politiche nazional-populiste. Vorrei invece soffermarmi più sul vuoto che si contrappone ad alcune idee. Leggo, giustamente, molta indignazione per le frasi procunciate da Salvini : “la Lega ha raccolto una certa eredità della sinistra di Berlinguer”. Ogni politico sano di mente non avrebbe mai pronunciato queste parole, a meno che non sia estremamente convinto di trovare dall’altra parte, come opposizione, solo comunicati stampa…parole.

Se il “governatore dello stato libero di Papete” è arrivato a pronunciare quei pensieri che, giustamente, suonano di blasfemia, un grazie lo dobbiamo dire a quella stessa sinistra che oggi si indigna. Non si può difendere Berlinguer e allo stesso tempo cancellare l’art.18 dello statuto dei lavoratori… solo per dirne una ma la lista sarebbe davvero lunga. Se c’è una parte (tanta) di gente che ieri votava PCI e oggi vota Lega, non è perché oggi ci troviamo a destra un politico lungimirante ma semplicemente perché a sinistra c’è il deserto. Mentre eravamo troppo impegnati nel seguire un altro Matteo (quello democristiano), Salvini “prendeva” le nostre piazze, i nostri slogan, i nostri luoghi ed oggi addirittura i nostri idoli.

Sarebbe il caso di fare un gigantesco mea culpa mettendo una pietra (meglio se di dimensione titaniche) sopra a vecchi ed oggi fallimentari progetti politici (vedi PD) e rifondarla davvero una sinistra unita o attenderemo che la destra e i populisti facciano di noi quello che vogliano? Sono anni che non si sente più qualcosa di sinistra provenire da coloro che si spacciano per tale. Il testimone è nelle mani di pochi esuli, fatti fuori dall’arroganza e dalla presunzione dei Dem e così ogni anno ci ritroviamo con una sinistra sempre più sbriciolata e inconcludente. Eppure non pochi sono gli amministratori che agiscono in modo eccellente, battendo la destra alle urne, contro ogni pronostico nazionale (vedi Bonaccini, Schlein). Bisognerebbe imparare e ripartire da chi, come quest’ultimi la parola ‘sinistra’ la vive e la mette in pratica tutti i giorni nelle sue politiche ed al contempo scaricare una volta per tutte chi la sfrutta per meri tornaconti elettorali( vedi De Luca).

    Chi vivrà vedrà, nel frattempo la situazione è drammatica. Ci ritroviamo con un sedicente partito di sinistra al governo, tenuto sotto scacco da colui che lo ha portato alla rovina, alleato con un suo acerrimo “nemico” a 5 stelle, il tutto contornato dall’emergenza Covid( che ad onor del vero fino a questo punto gestita nel miglior modo possibile). Tutto è pronto per uno di quei finali da film da Oscar, intanto Salvini si prende Via delle Botteghe Oscure e la “Sinistra” frigna bevendo spritz sui Navigli.

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