Torino, via la cittadinanza onoraria a Mussolini
Presentata in consiglio una mozione per eliminare il nome del duce dall’elenco dei cittadini onorari
Dopo Torre Pellice, anche il capoluogo piemontese decorato nel 1959 della medaglia d’oro alla Resistenza, si appresta a revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. La mozione del comune valdese è stata presa ad esempio dai consiglieri comunali di Sel e del Pd. La copia del documento con cui Lorenzo La Via di Sant’Agrippina allora Regio Commissario, l’11 maggio del 1924 conferiva al duce l’onorificenza, è stata ritrovata tra gli scaffali dell’Archivio Storico di Torino. Il registro era andato perduto pertanto il nome di Mussolini è rimasto per anni tra i cittadini onorari. Per revocare il provvedimento che 90 anni fa concesse la cittadinanza onoraria al duce, occorrono le firme di un quarto del Consiglio comunale l’approvazione di almeno tre quarti dell’assemblea. Per questo motivo spiega Michele Paolino, capogruppo del Pd uno dei promotori della mozione «il documento è stato inoltrato a tutti i gruppi consiliari, per arrivare al voto con il più ampio consenso». Come si legge nella mozione scritta proprio da Paolino insieme alle colleghe Marta Levi e Lucia Centillo «la Sala Rossa ritiene che la figura di Benito Mussolini confligga con i valori di pace, uguaglianza e libertà che ispirano la nostra comunità e la Costituzione italiana e che la cittadinanza onoraria conferitagli rappresenti motivo di discredito per la Città e per tutte le personalità insignite di tale onorificenza». L’istanza di revoca che ha già ottenuto il sostegno da parete di 2 consiglieri di Sel Michele Curto e Marco Grimaldi, dovrebbe essere votata a breve in Consiglio comunale.