Il Pd trionfa anche alle amministrative
Il centrosinistra strappa il Piemonte e l’Abruzzo agli avversari mentre si riconferma a Firenze e Reggio Emilia. Ballottaggi nelle altre città con il PD spesso primo partito
Vittoria del Partito Democratico anche alle amministrative. Chiamparino trionfa in Piemonte ridando al centrosinistra la Regione dopo la presidenza, interrotta dal TAR, del leghista Cota. L’ex sindaco di Torino ha vinto con il 47% dei consensi, staccando di venticinque punti Picchetto (FI-Lega) e Bono (M5S) che si fermano al 22,4% il primo e al 21,1% il secondo. Maggioranza schiacciante che permetterà al neo governatore di governare con un monocolore democratico: «Abbiamo i numeri per governare senza alleanze e alchimie politiche».
Anche l’Abruzzo torna la centrosinistra che con Luciano D’Alfonso stacca di 18 punti il governatore uscente Chiodi, flop del M5S, la cui candidata non riesce neanche ad entrare in consiglio regionale. D’Alfonso era sindaco di Pescara prima che un arresto non lo costrinse alle dimissioni, una volta assolto in primo grado è tornato al centro dell’agone politico abruzzese ma vi è sempre la spada di Damocle del giudizio di appello.
Il PD vince anche a Firenze, dove il l’ex vice di Renzi, Nardella, conquista la poltrona di Palazzo Vecchio con il 60% dei voti. Risultato simile a Reggio Emilia in cui il democratico Luca Vecchi succede, con il 56%, al sottosegretario Graziano Delrio. Si va al ballottaggio, invece, a Bari, Bergamo, Pavia, Perugia e Livorno, qui la sfida sarà tra il candidato del centrosinistra Ruggeri e il pentastellato Nogarin.
Non mancano le curiosità nei piccoli Comuni. Nusco elegge come sindaco l’eterno Ciriaco De Mita, a Maletto, alle pendici dell’Etna, il primo partito è la Lega Nord mentre a Chiomonte, dove si sta scavando il tunnel per la TAV, il PD ha superato, seppur di poco, i paladini No-Tav del Movimento 5 Stelle.