Finisce Sochi 2014,un bilancio
Si sono conclusi i giochi olimpici,la rassegna è andata bene ma non sono mancati i problemi.
Si sono chiuse ieri le Olimpiadi invernali di Sochi. Il bilancio sportivo per l’Italia è in chiaroscuro: nessun oro e solo 8 medaglie, per la 22a posizione nella classifica, dovrebbero sancire il fallimento della spedizione azzurra ma i ben 8 quarti posti e la bassa età media degli atleti fanno ben sperare. L’Olimpiade di Sochi potrebbe essere il punto di partenza per ritornare ai fasti di qualche anno fa, anche se il fondo, tradizionale fiore all’occhiello della nazionale, è totalmente da ricostruire. Sarà questa una delle sfide, in tema di sport invernali, della nuova gestione Malagò del CONI.
Per quanto riguarda la rassegna olimpica in genere, dal punto di vista sportivo-organizzativo Sochi 2014 può definirsi una delle migliori di sempre. Impianti sempre pieni, nuovi, perfettamente funzionanti e facilmente raggiungibili sono le note positive. Non ci possiamo però scordare del resto, ovvero del contesto in cui si sono svolti i giochi. Hanno fatto il giro del mondo le immagini della polizia russa che pesta le Pussy Riot durante una loro apparizione a Sochi, le proteste represse contro le leggi omofobe e la militarizzazione di tutta l’area delle Olimpiadi, a causa delle minacce dei terroristi e della vicinanza del fronte ceceno.
Capitolo a parte spetta per l’utilizzo delle infrastrutture realizzate. Partendo dal presupposto che lo spopositato costo, oltre 50 miliardi, è quasi impossibile che possa essere ripagato, molti dubbi nascono sulla futura utilità delle opere costruite. L’idea di Putin era di fare di Sochi la “Nizza del Caucaso” e questo pare difficile da realizzarsi, senza un reale miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale (sulla quale le Olimpiadi si sono abbattute come un tornado) Sochi rimarrà solo una bella cartolina. A parte il circuito di Formula 1 che sarà realizzato all’interno del villaggio olimpico non si capisce come possano essere utili, in futuro, gli impianti sportivi invernali, specie se si considera che la cittadina sul mar Nero è una località famosa per il turismo estivo e non per quello invernale. Non a caso le temperatura alte, circa 18 gradi a febbraio, hanno causato non pochi problemi per le gare, una seria ipoteca sul futuro degli impianti sciistici di Sochi