Eventi. Camera dei deputati, seminario su Persona e famiglia nell’era del biodiritto.
Roma, il 14 novembre, presso la sala del Refettorio alla Camera dei deputati dalle 15 alle 18,30, si terrà un seminario di studi, dal titolo Persona e famiglia nell’era del biodiritto. Conclude Stefano Rodotà.
La possibilità di concepire figli anche in laboratorio, fuori dal corpo di una donna, di ricorrere ad un donatore o ad una donatrice, ad una gestazione per conto terzi all’estero, oppure di conoscere in anticipo le malattie più gravi di cui un figlio potrebbe essere portatore o ammalarsi a sua volta, modificano la nostra vita, perché aprono scenari più ampi, ma le scelte oggi più complesse, sono anche meno tutelate e paradossalmente meno libere se non ci si attrezza con le informazioni adeguate o la capacità di valutarne le conseguenze, anche sulla propria sfera personale, non solo giuridica, ma morale e psicologica. Per le questioni di inizio vita così come per quelle di fine vita lo strumento del diritto, dei codici esistenti è ancora sufficiente? Oppure, al contrario, esiste la necessità di nuovi paradigmi e valutazioni del cosidetto biodiritto, soggetto ad essere aggiornato più frequentemente e più in fretta che in passato, quando i testi giuridici si tramandavano di padre in figlio senza alcun problema? Le leggi, come strumento e fonte dovranno includere delle clausole di aggiornamento temporale o essere bypassate da un diritto sovranazionale, coerente con le convenzioni sottoscritte anche dal nostro Paese, piuttosto che da prassi consolidate dalla giurisprudenza?
La bussola sembra impazzita in uno scenario in cui, la politica per prima usa spesso e volentieri il metodo del rinvio o della conservazione del già noto. Eppure, è chiaro, le sfide vanno affrontate con la conoscenza e la messa in campo di tutta la complessità possibile. Con questo scopo di continuare a ragionare, ma in una sede politica, ho accolto con interesse l’invito a partecipare, in qualità di giornalista e discussant (*), al seminario su Persona e famiglia, nell’era del biodiritto, che partendo da un testo di ricerca universitario, un lavoro collettaneo, curato da Gianni Baldini dell’università di Firenze, per la Fup edizioni, sarà lo spunto, con i suoi autorevoli relatori, per aprire una discussione pubblica. Tra i relatori, Patrizia Borsellino, filosofa del diritto, Università di Milano, Andrea Bucelli, (diritto privato, Firenze), Monica Toraldo di Francia (comitato Nazionale di Bioetica), Marilisa D’Amico (diritto costituzionale, Università di Milano), Francesca Torricelli, (già direttrice AOU Genetica di Careggi), Filomena Gallo, (docente università di Teramo e segretario Ass. Luca Coscioni) a cui parteciperanno le deputate Marisa Nicchi (Sel) Donata Lenzi (commissione Affari sociali), Luisella Albanella (commissione Lavoro), Donella Mattesini e Roberta Agostini (commissione Affari costituzionali) del Partito Democratico. Concluderà i lavori il professor Stefano Rodotà. Il seminario è patrocinato dall’Associazione Luca Coscioni.
(*) Dal 2007 al 2011, Monica Soldano, ha coordinato con Gianni Baldini (Università Cesare Alfieri di Firenze) il progetto universitario Verso un comune diritto per la bioetica e curato i volumi: “Nascere e morire: quando decido io? Italia ed Europa a confronto, con la prefazione di Stefano Rodotà (FUP, Firenze, 2011) e il saggio “Tecnologie riproduttive e tutela della persona. Verso un comune diritto europeo per la bioetica”, FUP, Firenze, 2007.)