Pubblicato: sab, 28 Set , 2013

Consumatori, aumenta il clima di fiducia

A settembre 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, il clima di fiducia dei consumatori aumenta a 101,1 da 98,4 del mese di agosto.

 

Di Vito Campo

NEWS_163581Il clima di fiducia dei consumatori italiani continua a crescere anche a settembre. Sia il quadro personale che quello economico, si attestano in crescita passando rispettivamente da 98,9 a 102,4 e da 97,7 a 99,7. Anche la componente riferita al quadro corrente migliora con l’indice che passa da 96,9 a 102,6, mentre, per quella futura, viene rilevata una lieve flessione rispetto ad agosto. Si attestano in miglioramento i giudizi sulla situazione economica del Paese: il saldo passa da -117 a -108, mentre per le attese si registra un peggioramento, il cui saldo passa da -7 a -11. Crescono, inoltre, le aspettative sulla disoccupazione, che passano a 68 da 72.

Il miglioramento della situazione generale, sempre secondo l’Istat, passa anche dall’aumento dei giudizi e delle attese sulla situazione economica della famiglia, i cui saldi passano rispettivamente a -58 da -66 e a -11 da -15. Crescono, altresì, il saldo delle opinioni sulle opportunità attuali di risparmio (da 121 a 140) e le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli (da -90 a -79). Il saldo delle opinioni sulle opportunità attuali di risparmio fa registrare un aumento (da 121 a 140), mentre diminuisce quello sulle possibilità future di risparmiare (da -44 a -48).

Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo, invece, si attesta in calo (da 51 a 46). Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano una diminuzione della dinamica inflazionistica, il cui saldo passa da -1 a -5. A livello territoriale, viene rilevato un miglioramento della fiducia in tutto il Paese.

Buone notizie giungono anche dal versante delle retribuzioni contrattuali orarie. Infatti, secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, anche se l’indice delle prime risulta invariato rispetto al mese precedente, aumenta comunque dell’1,5% nei confronti di agosto 2012. Complessivamente, nei primi otto mesi del 2013, la retribuzione oraria media è cresciuta nella misura dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Guardando ai principali macrosettori, ad agosto, le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. Inoltre, sempre nello stesso periodo di tempo, i settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (4,4%); agricoltura (3,2%); pubblici esercizi e alberghi (2,9%). Vengono rilevate, invece, variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

Alla fine di agosto 2013, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica, riguardano il 47,6% degli occupati dipendenti e corrispondono al 46,1% del monte retributivo osservato. La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 52,4% nel totale dell’economia e del 38,5% nel settore privato. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è mediamente di 27,0 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 14,1 mesi per quelli del settore privato.

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