Pubblicato: lun, 28 Lug , 2014

Un secolo fa iniziava la Grande Guerra

100 anni fa iniziava ufficialmente la prima guerra mondiale, la Grande Guerra. 15 milioni di morti nelle trincee e per le carestie che soffocarono l’Europa tra il 1914 e il 1918.

 

Soldati in trincea

Soldati in trincea

28 luglio 1914, l’Impero austro-ungarico dichiara guerra al Regno di Serbia dando il via al domino delle alleanze che avrebbe precitato, nel giro di poche settimane, l’Europa nella guerra totale.

Il pretesto della guerra fu l’omicidio a Sarajevo, un mese prima, dell’erede al trono austroungarico Francesco Ferdinando per mano del nazionalista serbo Gavrilo Princip. L’impero austro-ungarico colse l’occasione, accusando il Governo di Belgrado di essere complice dei nazionalisti, per lanciare un ultimatum alla Serbia intimandole di bloccare ogni collaborazione e sostegno ai gruppi irredentisti serbi nei territori dell’Impero, i serbi rifiutarono di accettare in toto le richieste dando così il pretesto a Vienna per scatenare la guerra.

Ovviamente l’attentato di Sarajevo non fu che la goccia che fece traboccare il vaso. Le vere ragioni della guerra vanno ricercate nel passato. Il sistema di alleanze costruito nell’800 da Otto Von Bismarck attorno al nascente Impero Tedesco aveva assicurato all’Europa cinquant’anni di pace ma era una pace costruita sulla mutua minaccia e condita da un continua corsa al riarmo, specie di Gran Bretagna e Germania, che non fece altro che esasperare le tensioni. Si aggiungano i movimenti nazionalisti che minavano, soprattutto nei Balcani, l’esistenza stessa degli Imperi Centrali e che, all’interno degli Stati nazionali, premevano per politiche espansioniste e aggressive in Europa oltre che nelle colonie. Non a caso l’inzio della guerra fu salutata da manifestazioni di giubilo nelle piazze di mezz’Europa

Nei piani iniziali l’Austria-Ungheria avrebbe dovuto sconfiggere rapidamente la Serbia, risolvendo alla base il problema dei nazionalisti, in un conflitto contenuto dato che si dava per scontato che la Russia si sarebbe limitata a qualche protesta ufficiale. La storia andò diversamente. La Russia mobilitò l’esercito per difendere i “fratelli” slavi, a quel punto i tedeschi colsero la palla al balzo per dichiarare guerra, il primo agosto, a Russia e Francia, convinti che queste avrebbero attaccato a breve gli Imperi centrali. Nei progetti tedeschi quella sarebbe dovuta essere una guerra lampo che avrebbe portato alla sconfitta, in pochi mesi, l’Intesa. All’inizio le cose andarono così, nel giro di pochi giorni i tedeschi invasero Lussemburgo e Belgio (causando l’entrata in guerra della Gran Bretagna) ma una volta penetrati in Francia le truppe del Kaiser Guglielmo dovettero arrestarsi sulla Marna per la strenua resistenza francese. Il piano che prevedeva una rapida vittoria in Francia e un conseguente attacco in Russia era fallito prima di iniziare, la guerra lampo si trasformò in una guerra di logoramento che avrebbe distrutto l’Europa per 4 anni. Nel 1915 entrarono in guerra l’Italia, aprendo un fronte alpino, contro Austria e Germania mentre a fianco di queste scese in campo l’Impero Ottomano allargando il conflitto a Caucaso e Medioriente.

Nel 1917 sembrò che gli Imperi Centrali fossero sul punto di vincere: il ritiro della Russia e le numerose sconfitte degli alleati (come la disfatta di Caporetto) fecero pensare che tutto fosse perso ma nel 1918 le sorti del conflitto mutarono. L’entrata in guerra degli Stati Uniti dell’anno prima iniziò a far sentire i suoi effetti, il collasso dell’Impero Ottomano e il massiccio impiego dei carri armati da parte dell’Intesa portò nel novembre 1918 alla sconfitta degli Imperi centrali. il 3 novembre l’Austria e il 7 la Germania firmarono la resa incondizionata. Finiva così la “Grande Guerra”, fino a quel momento la più sanguinosa, che aveva causato 15 milioni di morti. L’uso di armi innovative per il tempo come le mitragliatrici e i gas, sposate con tattiche di guerra vecchie di cento anni, causarono stragi come mai si erano viste, basti pensare ai 300mila morti nella sola battaglia di Verdun.

Purtroppo da quelle macerie nacquero i germi della seconda, e ancora più tragica, guerra mondiale. Il mito della vittoria mutilata in Italia e le umilianti condizioni di pace imposte ai tedeschi furono, tra le altre cause, il terreno di coltura per fascismo e nazismo. Non a caso per alcuni storici la prima guerra mondiale non è altro che un antefatto della seconda, trovando nella pace del 1919-1920 molte della cause scatenanti del conflitto scoppiato nel 1939.

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