Un esempio da seguire: Il Comune di Castelfranco Piandiscò contro slot machines e videolottery
La Giunta guidata dal sindaco Enzo Cacioli ha stanziato 5mila euro per premiare nel 2017 i locali che non ospitano “macchinette” per il gioco d’azzardo
E’ più che altro una risoluzione simbolica quella del comune di Castelfranco Piandiscò, che forse non determinerà molti esercenti a disfarsi delle postazioni per il gioco , ma è un’iniziativa che dimostra la volontà delle amministrazioni comunali del Valdarno a contrastare il preoccupante espandersi del fenomeno del gioco d’azzardo.
Sono stati diffusi in questi giorni i risultati dello studio del fenomeno da parte dell’agenzia specializzata “Agipro”. I soldi che nel 2016 gli italiani hanno giocato per Gratta&Vinci, slot machines, videopoker ammontano a 95 miliardi di euro, con un giro d’affari cresciuto del 7%. Una cifra che è pari al 4,4% del nostro prodotto interno lordo, più di quanto lo Stato investa sull’istruzione e poco meno di quanto gli italiani spendono per il mangiare. Il 54,4% dell’intera popolazione italiana, quasi 30 milioni di persone, si concede almeno una volta la fregola dell’azzardo legale: se si calcola solo la popolazione adulta, si sfiora il 70%, ma, ahimè, anche i minori giocano e si chiude qualche occhio. 1 milione sono i ludopatici: vale a dire i malati. In mezzo ci sono coloro che trascorrono ore nei locali: 2 milioni e 500mila circa di giocatori che, pur non compulsivi, sprecano cifre consistenti di denaro nell’attesa del colpo di fortuna che cambi loro la vita. Si tratta, come ben si vede, di numeri da capogiro, da emergenza sociale.
E’ stata pesante la denuncia pronunciata dal cardinale Angelo Bagnasco. “Lo Stato lucra in modo vergognoso. L’affare azzardo rende miliardi di euro all’anno: esso è stato studiato per far perdere, produce povertà e malattia. Lo Stato è venuto meno al suo dovere istituzionale di contenere questa nuova droga che non conosce né età né condizione sociale”.
Dunque è buona l’iniziativa del comune di Castelfranco Piandiscò che ha stanziato 5mila euro per premiare, in tutto l’anno 2017, i bar, i caffè, i circoli privati e altre attività nel territorio comunale che non ospitino al loro interno slot machines e videolottery. Un provvedimento che si inserisce e prosegue le politiche di lotta alle ludopatie che i comuni valdarnesi da alcuni anni cercano di portare avanti.
Alla fine del 2016 la Giunta guidata dal sindaco Enzo Cacioli ha approvato un documento per la “Adozione di misure di contrasto al fenomeno delle ludopatie”. Gli esercizi pubblici e i circoli privati virtuosi riceveranno un contributo economico, modesto come incentivo ma significativo dal punto di vista sociale, con l’obiettivo di “promuovere collaborazioni ed azioni volte a contrastare la diffusione del gioco d’azzardo sul territorio comunale”.
Fulvio Turtulici