Pubblicato: gio, 27 Feb , 2014

Roma ad un passo dalla paralisi

Decade per la seconda volta il decreto che avrebbe dovuto risollevare le finanze del comune capitolino. Il sindaco Marino: “ Da domenica blocco i trasporti”. Renzi poi lo rassicura e promette un nuovo decreto
Il sindaco di Roma Ignazio Marino

Il sindaco di Roma Ignazio Marino

Il Comune di Roma è nuovamente nei guai finanziari. A dire il vero i guai non erano finiti, ma il decreto governativo che avrebbe dovuto dare ossigeno alle casse comunali è decaduto. Colpa, o merito a seconda del punto di vista, dell’opposizione in aula di Lega Nord e Movimento 5 Stelle e del cambio di esecutivo.

Si tratta della seconda volta che l’aiuto statale viene bloccato ad un passo dalla sua ratifica. La prima volta lo scorso 26 dicembre quando, anche per pressioni provenienti dal Quirinale, il primo decreto era crollato dal peso di una serie infinita di emendamenti che ne avevano modificato la natura, da aiuto verso un comune specifico ad un carrozzone che distribuiva a pioggia contributi in tutto il Paese in maniera indiscriminata. Il governo Letta licenziò pochi giorni dopo un altro decreto, stavolta esclusivo nei confronti della Capitale, che doveva essere convertito in legge entro la fine di febbraio. La stregua opposizione di Lega Nord ed M5S ed i veti incrociati all’interno della maggioranza hanno spinto il Ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ad annunciare il ritiro del decreto.

La reazione in Campidoglio è furente. Il sindaco Ignazio Marino ieri ha minacciato neanche tanto velatamente le dimissioni se non dovesse arrivare un nuovo decreto : «Se l’idea è quella che Roma debba chiudere, che le municipalizzate debbano fallire, io non sono disponibile. Non sarò io un commissario liquidatore a licenziare migliaia di persone e a vendere tutte le aziende del Comune».

Stamane, intervistato a ‘Mix 24’, Marino ha rincarato la dose :«Io da domenica blocco la città. Quindi le persone dovranno attrezzarsi, fortunati i politici del palazzo che hanno le auto blu, loro potranno continuare a girare, i romani non potranno girare».

Un colloquio telefonico, non proprio pacifico, tra il sindaco ed il premier Renzi, ha poi rassicurato Marino sulla volontà dell’esecutivo di porre un rimedio. «Renzi mi ha rassicurato sul fatto che egli stesso è al lavoro con Graziano Delrio per risolvere questo problema: io non voglio una soluzione temporanea o qualche danaro per riparare qualche buca – ha concluso – ma soluzioni strutturali che permettano a Roma di svolgere il proprio ruolo di Capitale d’Italia». I tecnici del Mef sono al lavoro e per domani è previsto un nuovo decreto. A Roma sperano che sia l’ultimo.

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