Repubblica Centrafricana, uccisa fotoreporter francese
La vittima si trovava nel Paese africano per documentarne la difficile situazione
Camille Lepage era una fotoreporter ventiseienne francese che lavorava come freelance per l’Afp e l’agenzia fotografica Hans Lucas. Il suo corpo è stato ritrovato da alcuni militari francesi impegnati nella missione Sangaris in una zona ad ovest dalla capitale, Bangui. Lo ha annunciato l’Eliseo in un comunicato: “Il corpo di Lepage è stato trovato nel corso di un pattugliamento dei militari francese in occasione di un controllo effettuato su un veicolo condotto da membri del gruppo anti-balaka nella regione di Bouar”.
La donna si trovava nella Repubblica Centrafricana da un paio di settimane per seguire il conflitto, documentando con minuzia di particolari la sofferenza della popolazione civile. Secondo le prime ricostruzioni, la fotografa che viaggiava verso un villaggio a 60 chilometri da Bouar, vicino al confine con il Camerun, sarebbe stata uccisa durante uno scontro a fuoco. Da alcuni giorni Camille Lepage stava seguendo i militanti anti-balaka.
Da sempre interessata ai temi umanitari, la Lepage nel 2012 aveva lavorato nel sud del Sudan durante i violenti scontri che avevano sconvolto il Paese e successivamente era partita alla volta dell’Egitto. Sul suo blog. sul quale postava gran parte delle sue foto, raccontava di essere particolarmente interessata “alle persone lasciate ai margini, dimenticate dai governi”. Uno dei suoi ultimi lavori “On est ensemble” (Stiamo insieme) era dedicato proprio alla sofferenza della popolazione civile della Repubblica Centrafricana.
«Non ci può essere impunità per quelli che, attraverso i giornalisti, se la prendono con la libertà fondamentale di informare e di essere informati» ha commentato il Presidente Hollande il quale ha disposto l’invio sul posto di una squadra militare francese coadiuvata da agenti della polizia africana per far luce su quanto accaduto.