Pubblicato: mer, 19 Feb , 2014

Renzi-Grillo, incontro-scontro, il leader del M5s: “Non sei credibilie”

L’incontro è avvenuto alle 13.45 e si è concluso con un niente di fatto. Uno scontro verbale continuo e incalzante che ha portato i due leader a congedarsi e rimanere ciascuno delle sue posizioni
renzi_grillo

Matteo Renzi e Beppe Grillo

Come cerimonia vuole, il segretario del Pd ha iniziato con un cordiale ringraziamento. Poi subito battaglia. Inizia Grillo «Basta con Napolitano, dai…». Renzi risponde: «È istituzionale». Più che un incontro è uno scontro: «Non vi chiediamo la fiducia», dice il leader Pd. «Mi stai spiazzando», replica l’ex comico. Poi il premier in pectore tenta di entrare nel merito della questione: «Vi raccontiamo cosa vogliamo fare». Si parte dall’Europa. Tutto è vano, Grillo non ne vuole sapere e lo interrompe subito. Spiega di non essere andato per parlare dei programmi, ma per «dimostrarti qualcosa in modo educato e gioioso: sei una persona giovane ma anche vecchia. E se ti sei offeso per quel che ti dico mi dispiace».

E’ un continuo botta e risposta, la discussione istituzionale fa fatica a prendere piede, complice l’intransigenza del leader M5S, che interrompe continuamente il premier incaricato che vuole illustrare il suo programma. Renzi incalza a sua volta: «Non è il trailer del tuo show». E ancora Grillo: «Qualsiasi cosa dici non è credibile. Tu rappresenti banche e poteri forti. I tuoi programmi? Non sei credibile, eri stato eletto per fare il sindaco. Vai sempre in tv, sei una macchietta. Sono venuto a dimostrarti nostra totale indignazione per quello che rappresenti: noi siamo coerenti tu non sei credibile». Quando il segretario del Pd chiede la parola il leader M5S gliela nega e incalza sui costi della politica: «Solo noi abbiamo rinunciato ai rimborsi». Poi continua: «Sono qui per esprimere la nostra totale indignazione a quello che tu rappresenti, non ci interessi, rappresenti De Benedetti e gli industriali, fai il giovane ma non lo sei». Renzi prova a replicare: «Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!».  

I toni sono distesi, ma lo scontro è verbale è fortissimo e si fa sempre più aspro in un crescendo che porta al definitivo congedo dei due interlocutori. Grillo parla di pregiudicati e massoni: «Ti sei seduto con il pregiudicato e con il massone Verdini, non abbiamo nessuna fiducia in te». Il segretario Pd incassa ma non cede: «In questo momento sei un incrocio tra Gasparri e Biancofiore». Ma il capo del Movimento rilancia: «Siamo qui solo per dirti che non abbiamo nessuna fiducia in te». Finisce qui. Grillo se ne va: «Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema. La nostra stima non ce l’hai. Non hai neanche un’idea di come potrebbe essere il mondo. Non ce l’hai un’idea». Quando ormai è chiaro che qualsiasi tentativo di confronto è vano i due leader si congedano e l’incontro-scontro si conclude nel giro di pochi minuti. Una consultazione lampo si direbbe. Se di consultazione si può parlare.

Poi Grillo esce dalla stanza e bacchetta i giornalisti, ma risponde alle domande che gli vengono poste. Mentre Renzi scrive su Twitter: «Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi. È la volta buona». Sui social scoppia la polemica e nella pagina facebook di Luigi Di Maio, deputato pentastellato, c’è un buon numero di gente, che si proclama elettore del m5s e che si dice disgustata, delusa oppure dubbiosa dello show di Grillo durante le consultazioni. C’è chi parla di «occasione persa» o chi definisce l’atteggiamento dell’ex comico arrogante, ma non mancano i sostenitori.

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