Pubblicato: gio, 6 Feb , 2014

Regione Sicilia, D’Alia (Udc): “Pd chiarisca, altrimenti siamo fuori”

Le mosse di Casini portano allo scontro Pd-Udc in Sicilia

d'alia, crocetta, lupoLa prevedibile mossa di Casini, passato nuovamente al centrodestra in vista delle prossime elezioni con l’Italicum, ha nettamente segnato un cambio di passo nella politica regionale siciliana dove il governatore Rosario Crocetta (Pd) porta avanti un’alleanza con l’Udc locale.

“Per quanto ci riguarda, dopo le dichiarazioni del Pd, si è aperta la crisi di governo in Sicilia”. Lo afferma il ministro Gianpiero D’Alia, leader dell’Udc siciliana, in seguito alle critiche dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd regionale riguardo il problema della tenuta della maggioranza che sostiene la giunta di Rosario Crocetta dopo la svolta a destra annunciata da Casini.
“Non possiamo certo aspettare il congresso del Pd. O arriva un chiarimento entro 48 ore – dice a Livesicilia – o siamo fuori dal governo”, dice D’Alia.

In tutto questo il governo regionale siciliano non gode di ottima salute: le mosse e le decisioni di Crocetta non vanno giù all’opposizione ma neanche a molti interni al Pd, accusando il governatore di prendere decisioni personalistiche. Ne parla Giuseppe Lupo, in corsa per il voto di domenica 16 con Antonella Monastra e Fausto Raciti per la Segreteria Regionale del Partito Democratico: “Ho detto no ad una squallida ammucchiata di capicorrente che hanno tentato di portare avanti un accordo che prevedeva un candidato unico alla segreteria per evitare che si svolgesse il congresso. Il congresso si fa e le primarie si svolgeranno regolarmente. Non mi aspettavo che Faraone spaccasse l’unità del partito. Nè  lui nè Crocetta pensino di poter contrattare uno scambio di poltrone per evitare che si svolga il congresso”

Il parlamentare democratico Antonello Cracolici sembra essere più cauto ed insorge: “È evidente che c’è bisogno di un chiarimento con l’Udc, ma senza fretta né ultimatum. Alla Sicilia non serve una crisi di governo, serve semmai un nuovo patto che passi anche da profondi cambiamenti nell’esecutivo regionale”.

“Bisogna affrontare questa situazione con calma – prosegue – e senza fughe in avanti: non credo sia utile un vertice immediato. Credo invece che serva il tempo per prepararci ad un profondo ragionamento sulla necessità di dare un nuovo slancio al governo regionale per accelerare l’azione riformatrice che intendiamo portare avanti ad iniziare dal ddl sulle Province, e per affrontare le scadenze connesse all’emergenza finanziaria”.

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