Pubblicato: mar, 8 Apr , 2014

Pd Sicilia, al via il Crocetta bis. Rinviata la direzione regionale

Cuperliani inferociti per la mossa del presidente della Regione che ha seguito le parole di Faraone

stancheris_crocetta_N-1In Sicilia parte il Crocetta-bis; poco prima della mezzanotte, il governatore, al culmine di una lunga e tesissima giornata, vara la sua nuova squadra di governo, dopo avere apportato le ultime limature, con Mariarita Sgarlata, che in extremis soffia il posto in giunta a Mariella Lo Bello. Sei i volti nuovi e altrettanti i riconfermati: tra le new entry spiccano Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, molto vicino a Renzi e animatore del Megafono in Toscana, e Roberto Agnello, esperto di bilancio, in quota Pd. È stata quindi rinviata la direzione regionale del Partito democratico, che si sarebbe dovuta riunire nel pomeriggio a Palermo. La tensione è alle stelle con i “cuperliani” inferociti per lo strappo del governatore Rosario Crocetta che la scorsa notte ha varato la nuova giunta e che non hanno dato copertura politica all’operazione; ieri sera il segretario regionale Pd Fausto Raciti ha diramato una nota con cui sollecitava il governatore a fermarsi ed aspettare l’indicazione dei nomi da parte del partito.

Crocetta ha rotto gli indugi dopo l’ennesimo pomeriggio di tensioni, scandito dal rinvio del vertice di maggioranza e dalle proteste di Confindustria Sicilia, Cisl e Uil che hanno invocato lo sblocco della situazione di stallo, con 30 mila dipendenti di enti regionali in attesa della manovra-bis.

Dopo colloqui e riunioni informali sull’asse Palermo-Roma e in serata Crocetta ha riunito i suoi fedelissimi per varare la nuova giunta. L’invito ad accelerare era arrivato anche dall’Udc che aveva minacciato di togliere il sostegno al governo se la giunta non fosse stata definita nell’arco di 48 ore. Nonostante le barricate dei ‘cuperliani’, Crocetta, pur tentando fino all’ultimo mediazioni s’è mostrato irremovibile, forte, a quanto pare, della copertura di un pezzo del partito romano, rappresentato da Davide Faraone, delegato dal premier Renzi a occuparsi della crisi politica nell’isola. “Faraone mi ha chiesto di fare presto – ha detto il governatore – Aspettare ancora significava sgretolare il tessuto sociale della Sicilia e incancrenire lo scontro tra i partiti. La Regione rischiava di sprofondare nelle sabbie mobili, sfidando la collera dei poveri”.

Oltre a Calleri e Agnello, della nuova squadra di governo fanno parte Giuseppe Bruno (Pd), Nico Torrisi (Udc), Antonio Fiumefreddo per i Drs e Paolo Ezechia Reale (Articolo 4). Confermati gli uscenti Michela Stancheris (Megafono), Nelli Scilabra (Pd), Patrizia Valenti (Udc), Mariarita Sgarlata, (Pd) e in quota Crocetta Lucia Borsellino e Linda Vancheri. “Si tratta di professionisti di grande valore, di uomini che scelgono di combattere per liberare la Sicilia e favorire il suo processo di rinascita economica e sociale”, afferma a caldo il governatore. Da questo momento le deleghe sono politicamente azzerate, verranno discusse insieme ai partiti in base a competenze e professionalità. “La mia non è una decisione autoreferenziale – conclude Crocetta – ma vuole essere in sintonia con la società, la politica e i partiti che spero non creino più ulteriori spettacoli perche la Sicilia ha bisogno di decisioni e anche in tempi rapidi”.

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