Pubblicato: gio, 3 Apr , 2014

Parlamento europeo: abolire le tariffe di roaming

Il Parlamento europeo vota a favore dell’abolizione delle tariffe di roaming e introduce il Net Neutrality, dando il via al mercato unico delle telecomunicazioni
kroes

Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea

La votazione di oggi del parlamento europeo segna un importante passo avanti verso il mercato unico delle telecomunicazioni. Oggi Bruxelles ha infatti votato a favore dell’abolizione delle tariffe di roaming entro il 2015 nell’ambito del pacchetto sulle telecomunicazioni Connected continent, avviato dalla Commissione europea lo scorso autunno. Gli Stati membri dovranno adesso esaminare il regolamento e, secondo le stime della Commissione, giungere ad un accordo entro la fine del 2014. Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: «Con questo voto l’UE fa qualcosa di concreto per i cittadini. L’Unione Europea è proprio questo: eliminare le barriere per semplificare la vita e ridurre i costi. Quasi tutti noi dipendiamo oramai quotidianamente dalle connessioni mobili e internet. Abbiamo il diritto di sapere che cosa acquistiamo, senza essere imbrogliati e con la possibilità di cambiare idea. Le imprese, dal canto loro, devono poter servire tutti noi e questo regolamento le aiuta a farlo. Si tratta di una soluzione vantaggiosa per tutti – ha spiegato la Kroes – oltre alla barriera ben visibile del roaming, saranno presto abbattute molte altre barriere affinché i cittadini europei possano comunicare in modo aperto e senza soluzione di continuità, ovunque si trovino».

Sebbene sia da tutti indicata come una giornata storica per la comunicazione europea, va segnalato che sarà il nuovo Parlamento europeo, le cui elezioni sono previste il prossimo 25 maggio. Decisiva in questo senso sarà il ruolo giocato dall’Italia nel semestre europeo di Presidenza. Nonostante l’euforia mostrata dalla Kroes, anche sul proprio profilo Twitter, la votazione trova l’opposizione delle compagnie soprattutto per quanto riguarda la “Neutralità della rete”, l’altro elemento inerente la Rete definito oggi e destinato ai provider che, secondo le nuove indicazioni di Bruxelles, non dovranno privilegiare alcuni tipi di traffici remunerativi. La “Neutralità della rete” viene così definita nell’Emendamento 234: «Neutralità della rete si intende il principio in base al quale tutto il traffico internet viene trattata allo stesso modo, senza discriminazioni, limitazioni o interferenze, indipendentemente dal suo mittente, destinatario, il tipo, il contenuto, il dispositivo, servizio o applicazione».  Una definizione che non piace all’industria delle comunicazioni, che ha risposto con la formazione di un fronte comune composto da Cable Europe (che raccoglie i principali operatori europei di TV via cavo), ETNO (l’associazione dei principali operatori europei, tra cuiTelecom Italia, Orange e Telefonica, Deutsche Telekom), ECTA (le società telefoniche più piccole e concorrenti di quelle presenti in ETNO) e GSMA (gli operatori mobili), che attraverso una lettera aperta hanno espresso la loro preoccupazione per le misure proposte dalla UE portino ad una legislazione contraria all’innovazione e ai consumatori, «abbassando la qualità complessiva di internet». La Vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, a questo proposito risponde che: «I servizi specializzati già esistono e sono regolamentati e sono necessari data la loro importanza nel guidare l’innovazione e gli investimenti nell’economia digitale, e nella fornitura di servizi personalizzati che i consumatori e le start-up espressamente chiedono. Quindi dobbiamo regolamentare con attenzione, ma non ostacolare o vietare questi servizi specializzati».

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