Pubblicato: lun, 18 Nov , 2013

“Nutrizione, attività fisica e sport”: il convegno allo Steri

Sedentarietà e alimentazione scorretta in aumento in Italia, soprattutto tra i più piccoli

 

sportsportsport-e-alimentazioneUn maschio italiano su 2 è in sovrappeso. Uno su 10 è obeso. Una donna italiana su 3 è in sovrappeso. Una su 10 è obesa. L’obesità in Italia è in crescita, con un incremento percentuale del 9 per cento nel 2005 rispetto al 2000, mentre dal 2005 a oggi il dato è rimasto stazionario. Il trenta per cento dei bambini italiani è sovrappeso, con punte del 40 per cento nel centrosud. Sono i dati principali che emergeranno e di cui si discuterà dall’11 al 13 dicembre allo Steri di Palermo in piazza Marina in occasione del convegno “Nutrizione, attività fisica e sport: le scelte di oggi per il benessere di domani”. Tre giorni, divisi in una quarantina di appuntamenti, dove interverranno più di 60 persone tra moderatori e relatori.

A organizzarlo è l’Assessorato regionale della Salute – Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico “Servizio promozione della salute”. Il tutto in collaborazione con il Coni comitato regionale Sicilia, l’associazione medico sportiva dilettantistica e la Federazione medico sportiva italiana – Centro regionale Sicilia. Il patrocinio è dell’università degli studi di Palermo, mentre la segreteria organizzativa è della Borgi Group meeting & colsulting.

In sostanza si parlerà di patologie legate all’alimentazione. È ormai noto da tempo che uno stile di vita caratterizzato da corrette abitudini alimentari e una pratica regolare di attività fisica si associa a un miglioramento delle condizioni di salute e a una riduzione del rischio di complicanze, con un effetto particolarmente benefico sulle malattie cronico degenerative. Da alcuni decenni si assiste però ad un incremento di molte patologie legate all’alimentazione. Tra queste l’obesità e il diabete mellito ne rappresentano la parte più importante. Le cause di questo fenomeno sono indubbiamente molteplici, ma tra i fattori più determinanti figurano senz’altro il progressivo abbandono della dieta mediterranea, un consumo eccessivo di alimenti e bevande a elevata densità energetica e l’aumentata sedentarietà. A parlare sono i numeri, legati all’aumento della percentuale del rischio per le malattie croniche in Europa attribuibile all’obesità secondo il “The European Health Report 2013”.

Del resto non è vero che oggi si mangia di più, semmai si mangia male e in modo diverso. Oggi l’assunzione calorica media della singola persona è addirittura diminuita, passando da circa 2600 calorie/die degli anni sessanta, a 2300 calorie/die degli anni Novanta. Per quanto riguarda la sedentarietà negli ultimi anni, numerosi dati originati da studi randomizzati controllati hanno evidenziato come una regolare attività fisica sia in grado addirittura di prevenire l’insorgenza di diabete e con esso di molte complicanze.

Sono ancora troppo frequenti tra i piccoli le abitudini alimentari scorrette, come pure i comportamenti sedentari, anche se aumentano, sia pur di poco, i bambini che fanno attività fisica. L’educazione alimentare resta cruciale: risultano ancora troppo frequenti tra i bambini le abitudini che possono favorire l’aumento di peso, specie se concomitanti. In particolare il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine); il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante; il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura; il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate.

«L’evento congressuale – dice Salvatore Requirez, direttore del Servzio Promozione della Salute della Regione Siciliana – si cala in favorevole coincidenza con lo scadere del Piano regionale della Prevenzione in atto vigente. Sulla scorta delle risultanze del convegno, verranno proposti all’assessore i più adeguati e non più rimandabili provvedimenti in modo da rendere sempre più attuali ed efficaci le linee di progetto che verranno sviluppate dalle Asp, in modo da produrre un sensibile contenimento della prevalenza di patologie cronico degenerative riducendo pertanto le spese di assistenza sanitaria diretta e indiretta ad esse collegate. Investire in educazione sanitaria significa dar vita ad una vera e propria manovra di economia sanitaria».

«Corretti stili di vita e sana alimentazione – dice Pietro Di Fiore, responsabile del Centro prevenzione e cura dell’obesità dell’Asp Palermo – si correlano sempre di più ad uno stato di salute e al benessere psicofisico, ecco perché abbiamo voluto scegliere un sottotitolo “forte” per questo nostro Convegno: “Le scelte di oggi per il benessere di domani».

«Per quanto concerne l’attività fisica – dice Vittorio Virzì, Presidente Amsd-Fmsi Palermo – è importante che venga scelta in base alle attitudini personali rispettando la volontà del giovane. Ed è fuori luogo che il soggetto che si appresta a svolgere attività fisica regolare, qualunque essa sia, venga controllato da un medico che ne attesti l’idoneità fisica. Questo presupposto, a nostro parere medico-sportivo è fondamentale affinché l’attività fisica diventi vettore di salute e non di patologie».

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