Pubblicato: gio, 26 Feb , 2015

Noi siamo le Agende rosse.

Inizia da oggi alle ore 17 ed in replica la domenica alle ore 11 a Radio 100 passi l’appuntamento settimanale con le Agente rosse che si presentano ai nostri ascoltatori.

Siamo il gruppo Rita Atria del Movimento delle Agende Rosse di Salvatore Borsellino.

logo agende rosseCi siamo costituiti a Trapani da poco più di un anno e da allora abbiamo dato vita ad una serie di iniziative sul territorio, volte alla sensibilizzazione, soprattutto dei giovani, ai temi della Legalità e della Giustizia.

Abbiamo imparato a muoverci in un terreno particolarmente difficile, nella terra che da più di vent’ anni riesce a garantire la latitanza di uno dei più potenti capi di Cosa Nostra.

Una città diffidente e restia ad aprirsi, a dare fiducia a chi semplicemente dichiara di impegnarsi in maniera del tutto disinteressata per un obiettivo comune, per un futuro migliore e libero dal cancro della mafia.

All’inizio è stata dura, ma siamo ancora qui: un gruppo coeso che, a detta di tanti, va acquisendo sempre maggiore credibilità.

E quando il Direttore di Rete Cento Passi, Danilo Sulis, ci ha offerto uno spazio su Radio Cento Passi, abbiamo deciso di cogliere la grande occasione di poter dare voce al nostro lavoro, alle nostre iniziative, al nostro impegno nell’antimafia, sebbene per noi questa sia una esperienza del tutto nuova.

Ci impegneremo comunque, nonostante la poca dimestichezza, perché possa giungere, a chi ci ascolterà, la passione che si cela dietro il nostro impegno.

Il primo appuntamento sarà quasi completamente dedicato alla presentazione del Movimento delle Agende Rosse, descrivendone la sua ragione d’essere, gli obiettivi e i suoi campi di azione, per poi scendere nello specifico delle iniziative del nostro gruppo.

Abbiamo pensato, in questo nostro spazio su Radio Cento Passi, di far conoscere, quanto più possibile, la genesi e l’evoluzione di quel Processo in corso a Palermo, detto della Trattativa Stato-mafia, che cerca di fare emergere responsabilità e colpe di chi, all’interno delle nostre Istituzioni ,ha deciso di scendere a patti con Cosa Nostra, per porre fine al periodo stragista, ritenendo che con la mafia fosse meglio trattare invece che tentare di adoperarsi per sconfiggerla.

Parleremo dei Magistrati che si occupano di questo processo, di Nino Di Matteo e di tutto il pool antimafia che conduce le indagini, degli ostacoli che incontrano, delle minacce di morte che provengono dai boss mafiosi ma anche di come lo Stato appaia poco interessato a proteggere questi uomini.

Vi racconteremo delle iniziative della Scorta Civica, il presidio volontario costituito da liberi cittadini che si pongono a scudo simbolico, davanti i Tribunali in cui lavorano i Pm minacciati dalla mafia e che non si piegano, a Palermo come a Trapani. Vi parleremo di come la nostra vicinanza alla parte migliore delle Istituzioni, si esprima sia davanti ai cancelli dei Tribunali, che all’interno delle Aule dove abbiamo deciso di seguire le udienze non solo del Processo sulla Trattativa, ma anche di quelle del processo Eden, che si sta svolgendo a Marsala, e che vede imputati i fiancheggiatori di Matteo Messina Denaro.

E vi racconteremo anche di un’altra vicenda processuale in corso, quella che vede coinvolto il giornalista trapanese Rino Giacalone, accusato di diffamazione dalla moglie del boss Agate, per avere “offeso la reputazione” del marito.

Vi parleremo dei progetti che stiamo elaborando per le scuole, allo scopo di avvicinare i giovani alla legalità.

Perché nella nostra poca esperienza nell’antimafia, una cosa ci è subito apparsa chiara: è su di essi che dobbiamo puntare la nostra attenzione, trattando l’illegalità diffusa come un problema innanzitutto culturale.

E vi proporremo interviste, testimonianze, vi presenteremo gli altri gruppi territoriali del Movimento delle Agende Rosse, tratteremo dei problemi dell’associazionismo a Trapani e di tutti quegli altri temi che, pian piano, anche su richiesta di chi ci ascolterà, riterremo insieme utile affrontare .

Ringraziando ancora Radio cento Passi, concludiamo dicendo che , come scriveva Rita Atria, “forse un mondo onesto non esisterà mai, ma chi ci impedisce di sognare?”.

E noi, che a lei abbiamo deciso di dedicare il nostro gruppo, continuiamo a sognare un mondo onesto, a spenderci per un mondo in cui non ci siano più trattative con cosa nostra, in cui non si creda più nell’esistenza di una mafia buona, che offre lavoro, che protegge e che rispetta donne e bambini. Un mondo in cui non occorra chiedere favori per ottenere qualcosa che ci spetta di diritto.

Un mondo onesto, insomma, proprio come Rita sognava.

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