Mafia Capitale: parla Gianluca Perilli consigliere M5s alla Regione Lazio

Il M5s chiede le dimissioni del presidente Zingaretti e fa la proposta di legge per istituire una Commissione antimafia.

di: Desirè Sara Serventi

A chiedere le dimissioni del presidente Zingaretti e della sua giunta è il gruppo del M5s, fa sapere Gianluca Perilli Consigliere M5s alla Regione Lazio, vicepresidente I commissione Affari costituzionali, lotta alla criminalità e sicurezza, e mette in evidenza che è del M5s la proposta di legge per istituire una Commissione antimafia.

Vuol spiegare cosa si intende per Mafia Capitale?
Mafia Capitale è un sistema politico criminale messo in luce da una inchiesta della magistratura volto ad assicurare ai suoi artefici un controllo economico e finanziario generalizzato su atti amministrativi comunali e regionali in materia di appalti e finanziamenti. Controllo ottenuto grazie alla corruzione sistematica di funzionari pubblici e politici eletti nelle istituzioni.

Perché l’organizzazione viene chiamata Mondo di mezzo?
L’espressione è tratta da una intercettazione del 2012 in cui Massimo Carminati, secondo gli inquirenti capo indiscusso dell’organizzazione criminale, descrive così le caratteristiche dell’attività del gruppo che si colloca tra il mondo politico e quello criminale ovvero in uno spazio invisibile ai più, sebbene perfettamente integrato con il mondo reale.

In seguito a delle intercettazioni telefoniche è scoppiato lo scandalo?
Le indagini svolte dai Ros, condotte nel corso degli anni sono state molto accurate. Dalla lettura delle intercettazioni pubblicate sui giornali è emerso quanto il sistema corruttivo fosse esteso e radicato in tutti i livelli istituzionali e quanti nomi fossero coinvolti.

Qual è l’arresto più eclatante?
Sicuramente quello dell’ex presidente dell’Assemblea Capitolina, Mirko Coratti la carica più alta dopo il Sindaco. Un vero schiaffo per i cittadini di Roma.

Tanti gli avvisi di garanzia?
La complessità del quadro offerto dagli inquirenti lascia intendere che oltre a quelli già notificati ne seguiranno altri. Come credo anche di misure cautelari restrittive.

Le indagini hanno portato a un collegamento tra il mondo della politica, dello spettacolo, sportivo e il mondo criminale?
Prevalentemente del mondo politico istituzionale.

Vi sono altri collegamenti?
Non mi meraviglierei se come sostenuto in una intervista da Roberto Saviano, nel prosieguo dell’inchiesta emergessero relazioni anche con il mondo della sanità e del cemento.

Che cosa gestisce l’organizzazione?
Il complesso sistema di aggiudicazione di appalti e finanziamenti regionali e comunali condizionandone l’esito.

Tirando le somme quali sono i partiti più corrotti?
Il sistema criminale messo su dal gruppo di mafia capitale è trasversale come dimostrano le pagine dell’inchiesta e i soggetti destinatari delle ordinanze dei magistrati. Rispetto a questo due fatti mi sembrano oggettivi e rilevanti, il partito democratico è la forza politica più coinvolta e il M5s è l’unica forza che si caratterizza per onestà e trasparenza.

Lei fa parte del M5s quanti gli arresti tra il vostro gruppo?
Nessun arresto e nessun indagato. Al contrario abbiamo fatto molte denunce ed esposti oltre che iniziative istituzionali per contrastare il malaffare e la mancanza di trasparenza.

Come vi state muovendo per contrastare il fenomeno?
Con azioni concrete. Come detto con iniziative istituzionali, interrogazioni, mozioni, accessi agli atti, e denunce presso gli organi competenti, sempre comunicati pubblicamente. Nostra è anche la proposta di legge per istituire una Commissione antimafia.

Come portavoce del M5s alla Regione Lazio di chi chiede le dimissioni?
Il gruppo M5s ha chiesto più volte le dimissioni del presidente Zingaretti che al pari del Sindaco Marino non può far finta di niente rispetto a quel che è emerso dalle pagine dell’inchiesta e che coinvolgono direttamente la sua amministrazione come stanno a testimoniare le dimissioni del suo ex capo di gabinetto Maurizio Venafro e l’arresto del dirigente regionale Guido Magrini.

Mafia Capitale riguarda solo il Comune di Roma?
Al momento riguarda prevalentemente il Comune di Roma e l’amministrazione regionale. Tuttavia dall’indagine sono emersi elementi dai quali si evince che la sua rete d’azione sia stata più ampia ed estesa anche ad altre regioni.

Riguardo al voto?
Sono convinto che si tornerà presto al voto. Per quanto la vecchia politica continui ad auto assolversi da responsabilità e omissioni. La parola adesso deve passare necessariamente ai cittadini.

Da quanto detto si evince che le indagini potrebbero essere estese ad altre regioni d’Italia.