Pubblicato: ven, 31 Gen , 2014

M5S: “Chiesto impeachment”. Napolitano:”Faccia il suo corso”

Depositata in Parlamento la messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica. A presentarla il Movimento 5 stelle, anche se ci sono delle divisioni interne
Napolitano-Grillo

Il presidente della repubblica e il leader del M5s

Il Movimento 5 stelle ha depositato alla Camera e al Senato la messa in stato d’accusa del capo dello Stato Giorgio Napolitano. I “grillini” accusano il presidente della Repubblica «di comportamenti sanzionabili, di natura dolosa, attraverso cui il Capo dello Stato ha non solo abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri ma, nei fatti, ha radicalmente alterato il sistema costituzionale repubblicano». 

Sono sei le accuse formulate dai grillini nella richiesta di impeachment. Nell’ordine: 1. Espropriazione della funzione legislativa del Parlamento e abuso della decretazione d’urgenza. 2. Riforma della Costituzione e del sistema elettorale. 3. Mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale. 4. Seconda elezione del Presidente della Repubblica. 5. Improprio esercizio del potere di grazia. 6. Rapporto con la magistratura: Processo Stato – mafia. 

Giorgio Napolitano intervistato dai giornalisti al Vittoriano, al termine di una visita privata, risponde laconico: «La messa in stato di accusa? Faccia il suo corso». Il Presidente si rimette, quindi, alle regole che governano la vita e le dinamiche interne alle istituzioni, quelle stesse che, secondo il M5s, avrebbe calpestato. 

Dopo gli scontri alla Camera per l’approvazione del dl Imu-Bankitalia e mentre in Commissione Affari Costituzionali sale la tensione dopo l’approvazione del testo della legge elettorale, adesso anche l’impeachment.  In conferenza stampa nella sala Nassirya a Palazzo Madama Di Maio, vicepresidente della Camera, ha detto che «chi si fida del presidente è sordo e cieco».

Secondo l’Agi sulla questione impeachment il Movimento 5 Stelle è diviso e non trova il consenso di tutto il gruppo a Palazzo Madama. Una decina di senatori avrebbero preso le distanze dall’iniziativa, tra cui Francesco Campanella, che afferma: «Le critiche nei confronti del presidente della Repubblica ci stanno tutte, ma da un punto di vista tecnico non ci sono i termini, così per eccesso di azione consentiamo alle altre forze politiche di criticarci sul metodo invece che sui temi». Anche i senatori Luis Alberto Orellana e Lorenzo Battista si dissociano e dichiarano: «Si ripresenta ancora una volta un copione già visto, un testo non condiviso si presenta a nome di tutto il Movimento 5 Stelle. Se ci vogliamo occupare dei problemi del paese, occupiamoci del lavoro in primis e facendo proposte concrete».

Beppe Grillo sarà domani a Roma per incontrare i parlamentari del M5S e intanto nel suo blog scrive: «Abbiamo chiesto ufficialmente l’impeachment perché un uomo così non può continuare a essere il Presidente degli italiani perché lui fa il Presidente del consiglio, non il Presidente della Repubblica» – e aggiunge – «Deve dimettersi, come consigliò di fare a Cossiga.»

La presidente della Camera Laura Boldrini, scrive così in una nota: «Il presidente della Repubblica è garanzia democratica. A lui voglio esprimere la mia più sentita solidarietà dopo la sconsiderata decisione di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa».Per il presidente del Senato, Piero Grasso, la richiesta del M5S «mi pare qualcosa di assolutamente fantasioso», però aggiunge che la «procedura va applicata. Io ho trasmesso la denuncia al presidente della Camera, lì si attiverà il processo prescritto dalla legge».

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