Pubblicato: mer, 30 Apr , 2014

L’esecuzione non va a buon fine: condannato muore tra atroci sofferenze

Dopo un’agonia di 43 minuti l’uomo ha avuto un infarto 

 

Clayton D. Lockett

Clayton D. Lockett

Il penitenziario McAlester in Oklahoma, circa un mese e mezzo fa aveva dovuto rinviare le esecuzioni di due detenuti condannati  – Clayton Lockett e Charles Warner –  accusati di omicidio,  a causa della mancanza dei farmaci utilizzati per l’iniezione letale. Lockett avrebbe dovuto essere giustiziato nel tardo pomeriggio di lunedì, successivamente i medici del  braccio della morte avrebbero dovuto effettuare la seconda esecuzione.

Inizialmente sembrava filare tutto liscio:  al condannato era stata somministrata la consueta dose di anestetico per fargli perdere i sensi. Tuttavia, quando gli è stato iniettato il primo dei 2 farmaci letali, Lockett ha iniziato improvvisamente a muovere braccia e gambe, lamentandosi in preda al dolore. Il tutto probabilmente dovuto alla rottura della vena che ha impedito al farmaco di fare effetto. L’uomo spaventato e sofferente secondo quanto riferito da persone che assistevano all’esecuzione, ha anche cercato di alzarsi di scatto, contorcendosi per il dolore atroce. In quel momento di panico il personale del penitenziario non ha potuto far altro che abbassare la tenda davanti al vetro dietro al quale i testimoni osservavano sconcertati e  increduli.

L’agonia di Lockett è durata 43 lunghissimi ed interminabili minuti, alla fine l’uomo è morto per un arresto cardiaco. I testimoni raccontano di aver sentito un urlo lancinante e poi più nulla. Data la situazione, i dirigenti del carcere hanno deciso di rinviare la seconda esecuzione e di avviare un’indagine per capire cosa sia  sia andato storto e perché. Probabilmente, a causa della decisione  di molti Paesi europei e asiatici,di vietare  le esportazioni dei farmaci utilizzati per le esecuzioni, le scorte si stanno esaurendo pertanto i boia  si vedono “costretti” a dover usare mix letali meno efficaci. Sicuramente l’atroce morte di Lockett è destinata a riaprire lo spinoso dibattito in merito alla pena capitale che, purtroppo, negli Usa è ancora in vigore in 37 Stati della Federazione.

 

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