Pubblicato: dom, 20 Dic , 2015

INFORMAZIONE MISSIONARIA: PAPA FRANCESCO ASCOLTACI.

MISSIONARIL’AGENZIA DI STAMPA MISSIONARIA A FINE ANNO RISCHIA DI CHIUDERE. MANCANO I FONDI,  MA NON SOLO. L’APPELLO A PAPA FRANCESCO.

(foto di Mat Nardone)

L’informazione plurale è alla base della democrazia, lo abbiamo detto e scritto tante volte, forse è perfino banale. In Italia, abbiamo denunciato il rischio della chiusura di non poche tv e radio regionali. Il rischio di oligopoli televisivi, radiofonici. La cosidetta crisi di sistema, ci sta portando a silenziare molte voci, magari saranno restituite a mezzo web, ma si auspica senza considerarlo uno strumento di serie b, dequalificando le professionalità. La crisi economica genera cambiamenti profondi, ma le soluzioni si trovano se c’ è una volontà politica.  Anche nel mondo religioso, il pluralismo delle fonti di informazione è fondamentale, per i fedeli e per i non fedeli. Anche lì, la Chiesa cristiana di tutti, l’ecclesia, dei più lontani dalle sedi istituzionali e dalle curie rischiano di perdersi, è buona cosa che i cittadini del mondo lo sappiano. Oggi l’allarme e la richiesta ci giunge dal mondo delle missioni, quello che sa, vede, conosce, racconta e agisce senza i riflettori. Oggi, una buona parte di quel mondo cristiano e cattolico, necessita di sostegno, ma soprattutto di una scelta di campo. Nasce così, come appello la lettera a Papa Francesco, che pubblichiamo e che è stata resa nota anche dall’associazione Stampa Romana. (monica soldano)

Caro Papa Francesco,
siamo i giornalisti della MISNA, quella piccola agenzia di stampa dei Missionari che da quasi vent’anni racconta le “periferie” della tua amata Africa, dell’Asia, dell’America Latina. A pochi giorni dal Natale, il prossimo 31 dicembre, questa ‘voce degli ultimi’ rischia di spegnersi. Con una decisione per noi drammatica e incomprensibile, un gesto che chiude simbolicamente la Porta Santa che tu hai voluto aprire a Bangui, le congregazioni missionarie proprietarie della Misna (Missionari Comboniani, Missionari della Consolata, Pontificio Istituto Missioni Estere, Missionari Saveriani) hanno deciso di sospendere le pubblicazioni.
Erano state loro, le stesse Congregazioni, animate da un missionario speciale, Giulio Albanese, a creare nel 1998 questa piccola, grande, realtà della comunicazione missionaria. Se diamo un satellitare a ogni missionario, nel più sperduto angolo della Terra – dal Congo alla “Fin del Mundo” – avremo un racconto del mondo davvero unico, libero e ispirato, questa era l’idea da cui siamo nati e che riteniamo oggi ancora e più che mai attuale e necessaria. Con amore e dedizione, da allora ci battiamo per cambiare, a modo nostro, la maniera di fare informazione.
Oggi, però, gli Istituti missionari proprietari della Misna si dicono “stanchi”, demotivati, così schiacciati dalle spese e “privi di energie” da ritenere inutile la sopravvivenza della loro stessa creatura. Sarebbe un errore grave: senza MISNA a pagare saranno le giovani Chiese, le periferie, la società civile che invoca una giustizia sociale senza cui non può esserci Pace. E l’idolo del denaro spegnerebbe la voce dei poveri.
In tutti i modi abbiamo pregato l’editore di sedersi attorno a un tavolo e trovare con noi una soluzione. Ci siamo offerti di continuare a lavorare tagliando i nostri stipendi, provando a fare di tutto, insieme – noi laici al fianco dei missionari – per far sì che la Misna vada avanti! Ma non siamo stati ascoltati.
Caro Francesco, ascoltaci tu.

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