Pubblicato: ven, 9 Mag , 2014

Il primo stop alla società della sorveglianza creata dalla Nsa

 Prima risposta istituzionale degli Usa a favore della privacy dei cittadini, dopo lo scandalo Datagate

nsa

È passato quasi un anno da quando il “whistleblower” Edward Snowden, ex informatico dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale Americana, ha svelato al mondo, appoggiandosi a giornalisti del Guardian(che ha anche vinto il Pulizter per questo) i programmi di intelligence per lo spionaggio di massa. Dopo mesi di giustificazioni e accesi dibattiti sulla legittimità della raccolta massiccia di dati e metadati, la “condanna” decisa arriva oggi, giornata in cui la camera con voto unanime di democratici e repubblicani, ha posto un freno alle intercettazioni che minacciano la privacy di noi tutti, in nome della sicurezza.

Dormiremo sonni tranquilli dunque senza il sospetto che qualcuno spii la nostra vita, raccogliendo una mole incredibile di dati. Già perchè nello scandalo sono coinvolti anche cittadini europei, i quali sono meno disposti degli americani a cedere ampie fette della propria privacy. È stato appurato infatti che il 56% degli statunitensi è favorevole a programmi che raccolgano dati per la protezione e la sicurezza. Non sono mancate le polemiche ad una debolezza della legge. Alcuni promotori temono infatti che i compromessi per far arrivare all’approvazione abbiano allentato i vincoli originali sulla raccolta di massa dei dati. La proposta legislativa segna comunque una svolta radicale e vieterebbe la raccolta indiscriminata, di telefonate messaggi e mail, ponendo dei filtri che impedirebbero abusi di potere. L’Nsa potrà accedere ai tabulati telefonici dei singoli cittadini solo se i funzionari governativi saranno in grado di convincere un giudice del ragionevole sospetto che la persona da sorvegliare sia coinvolta nel terrorismo.

Rappresenta quindi un primo passo, il primo concreto da parte dell’amministrazione Obama, per restituire ai cittadini la loro sfera privata e più utopisticamente il loro controllo sui funzionari pubblici. Sia democratici che repubblicani sono d’accordo sul fatto che i funzionari dell’intelligence avevano frainteso e superato i limiti del rispetto della privacy in nome della sicurezza dello Stato. Loro, i funzionari. Intanto la “talpa” che ha svelato alla stampa i segreti della Nsa, il giovane 29enne Snowden, si trova in Russia con un concessione di asilo in scadenza ad Agosto. Quale paese avrà il coraggio di prendere le sue difese?

 

 

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