Il deputato Ms5 Sorial da del boia a Napolitano
Il pericolo “tagliola” fa infuriare il movimento che promette l’impeachment
Se la scenetta da quinta elementare in aula di qualche giorno fa non ha sortito l’effetto voluto, la conferenza stampa indetta oggi da Ms5 ha sicuramente colto nel segno. Il deputato pentastellato Giorgio Sorial ha dato in presenza dei media del “boia” al presidente della Repubblica, reo di “tagliare la testa” e di “cucire la bocca” al suo gruppo, unica opposizione nel paese e di avallare i giochi di potere della maggioranza. Ma non si limitano a questo i grillini che confermano la richiesta d’impeachment nei confronti di Napolitano, decisione per cui non c’è bisogno del sondaggio on-line, come conferma il compresente capogruppo al Senato Maurizio Santangelo: “Lo abbiamo detto da tempo, ci lavoriamo da tempo, non escludiamo che a breve questo atto venga formalizzato. Concordiamo tutti”. Le posizioni di complicità denunciate al Capo dello Stato riguardano l’approvazione di decreti legge che il movimento ritiene illegittimi e incostituzionali perché privi di copertura di bilancio, come la tanto travagliata Imu-Bankitalia, il ddl sulla cancellazione della seconda rata imu e sul cambio di regolamento per l’acquisizione delle quote della Banca d’Italia, per cui l’Ms5 ha tentato un forte ostruzionismo intasando gli ordini del giorno. Ora che la scadenza per la conversione nei 60 giorni è arrivata, ma l’accordo tra i gruppi no, incombe la “tagliola”, quella la norma del regolamento della Camera che consente di far cadere in blocco anche gli ordini del giorno, per mettere a votazione un testo a prescindere dalla fase di discussione, garantendo così la conversione del decreto. L‘uso della quale rappresenta l’accusa principale per cui viene additato Napolitano come principale responsabile. Per scongiurare quelle che Santangelo definisce «gravi violazioni avvenute dal punto di vista della legge e delle regole parlamentari» i pentastellati pensano di provvedere con una corrispondenza epistolare continua: «vogliamo informare il Presidente, tutte le volte che un dl esce da Camera e Senato, di che cosa non corrisponda alla legge. Siamo sicuri che questa nostra attività sarà ben accetta – sottolinea Laura Castelli – Stiamo assistendo ad un vero colpo di mano da parte delle commissioni Bilancio. La non copertura di un dl non può essere una questione politica. C’è o non c’è». Delle reazioni seguenti tutte sono contro le iniziative grilline. Il deputato Pd speranza commenta:« Beppe Grillo vuole far pagare la seconda rata dell’Imu. Il decreto ha avuto la fiducia del Senato e della Camera, è inaccettabile l’ostruzionismo contro la volontà delle due camere». Gli fa eco anche il suo capogruppo alla camera Rosato: «Non ci sono parole per giudicare l’assurdità, la volgarità e l’idiozia delle parole del deputato Sorial. Sono inaccettabili i giudizi da lui espressi nei confronti del presidente della Repubblica a cui va come sempre la nostra solidarietà e gratitudine». A cui non manca l’appoggio del segretario di partito: “E’ un atteggiamento insopportabile e una forma di stupidità, prima ancora che di violenza verbale – tuona Renzi – che non ha eguali nella storia repubblicana”. Linea comune confermata anche dal Nuovo centro destra che attraverso il presidente dei circoli Esposito parla di vilipendio:« Le inaccettabili espressioni usate nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano da parte dei deputati del M5s confermano il doloroso imbarbarimento del linguaggio politico, una grave decadenza di quel senso istituzionale che ormai va totalmente perdendosi. Sorial –conclude- voleva forse prendersi un minuto di celebrità scimmiottando le effervescenze lessicali del suo guru Beppe Grillo. Descrivere il Presidente della Repubblica come un ‘boia’, trascende ogni diritto di critica e di espressione, è un oltraggio inammissibile che richiederebbe l’apertura di un procedimento per vilipendio al Capo dello Stato.»