Pubblicato: lun, 13 Gen , 2014

Il Biocidio nella “Terra dei Fuochi” e l’informazione responsabile

Una lettera aperta del Coordinamento giornalisti precari della Campania, Coordinamento comitati fuochi, Rete Commons, Cittadini per un piano alternativo dei rifiuti e Collettivo #fiumeinpiena denuncia un clima di ostilità

 

1579910_253033728198064_335332433_nI giornalisti precari della Calabria denunciano un clima di ostilità nei confronti di chi fa informazione e dei membri dei comitati che cercano la verità su quanto accaduto e ancora accade nella cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ . La denuncia in un comunicato stampa a firma del Coordinamento giornalisti precari della Campania, Coordinamento Comitati Fuochi, Rete Commons, Cittadini per un piano alternativo dei rifiuti e Collettivo #fiumeinpiena.

“In questi primi giorni del 2014 – si legge nel comunicato – stiamo assistendo a un film già visto. Nelle lotte ambientali del biennio 2008-2010 i cittadini attivi nella difesa del territorio contro l’apertura di discariche, puntualmente chiuse dalla magistratura, sono stati etichettati come “criminali” o messi sotto accusa dai magistrati. Oggi la storia sembra ripetersi in una modalità più complessa e, per certi versi, più “raffinata”. Dopo la grande manifestazione del 16 novembre con 100mila persone in piazza, in una democrazia reale, ci sarebbero dovute essere risposte alle proposte dei comitati. Invece lo scenario che abbiamo di fronte è inquietante. Da giorni si ripetono attacchi, spesso offensivi e ingiuriosi, contro attivisti e giornalisti.

Da un sito web è andata in scena l’attacco contro Egidio Giordano, uno dei portavoce del movimento Stop Biocidio. L’operazione è quella solita: provare a dividere il movimento in buoni e cattivi. Questo attacco avviene in una settimana in cui si ripetono accuse contro gli operatori dell’informazione. Ultimo in ordine di tempo è stato il governatore Stefano Caldoro che, oltre a puntare il dito contro Sandro Ruotolo, in onda il 29 dicembre su La7, si scaglia contro i giornalisti in nome della “responsabilità”. Alcuni giorni prima sulle pagine de Il Mattino giornalisti e attivisti venivano additati come “capipopolo” e “strumentali” coniando una singolare incompatibilità tra la piazza e la democrazia.

A chi giova creare questo clima? E perché?

Tutto ciò avviene mentre i nodi restano irrisolti. Nella recente inchiesta di Amalia De Simone su corriere.it emerge l’infiltrazione della camorra nell’affare bonifiche nella nostra Regione. Questo è solo uno dei tasselli mancanti del decreto sulla Terra dei fuochi, giudicato inutile dai comitati che hanno avanzato dieci proposte con la mobilitazione del 16 novembre. Siamo ancora nell’ambito delle ipotesi di soluzioni sulla mappatura dei terreni contaminati, sul sostegno degli agricoltori che sono stati in piazza con noi, sull’accessibilità alle cure e alla prevenzione sanitarie. Nulla invece sull’annullamento della costruzione di un nuovo inceneritore a Giugliano. Insomma, si sta temporeggiando su tutto senza mettere in atto azioni concrete.

Di fronte a questo disastro ambientale rivendichiamo anche il diritto a conoscere le responsabilità politiche, istituzionali e storiche. È stato accertato che nel 1997 un dossier conteneva le informazioni necessarie per fermare lo scempio: chi sapeva? Chi non ha fatto nulla per evitare sversamenti di rifiuti tossici e industriali? Di fronte alla mancanza di risposte non ci fermeremo. Rivendichiamo il diritto al dissenso per difendere un territorio e risanarlo per le future generazioni. Rivendichiamo e difendiamo un’informazione libera, indipendente e competente, necessaria a garantire la verità su quello che succede in Campania. Come attivisti e giornalisti non arretreremo di un passo e continueremo sui rispettivi fronti a difendere, denunciare e lottare per nostra terra”.

Di

Ultime notize

Europa, la strage degli innocenti. E le “vittime” si fanno carnefici, perchè?

23 luglio 2016, Commenti disabilitati su Europa, la strage degli innocenti. E le “vittime” si fanno carnefici, perchè?

LE MAFIE SONO UNA REALTÀ DEVASTANTE CON CUI FARE I CONTI, ANCHE IN TOSCANA

19 aprile 2024, Commenti disabilitati su LE MAFIE SONO UNA REALTÀ DEVASTANTE CON CUI FARE I CONTI, ANCHE IN TOSCANA

CON LA POVERTA’ CRESCONO ANCHE LE MAFIE

28 marzo 2024, Commenti disabilitati su CON LA POVERTA’ CRESCONO ANCHE LE MAFIE

L’anno che verrà si celebra a Crotone

30 dicembre 2023, Commenti disabilitati su L’anno che verrà si celebra a Crotone

Palermo, Borgo Parrini: il comune sfratta il bene confiscato alle mafie

13 dicembre 2023, Commenti disabilitati su Palermo, Borgo Parrini: il comune sfratta il bene confiscato alle mafie

Alla Sicilia e alla Calabria non servono ponti ma autostrade, ferrovie e aerei

26 novembre 2023, Commenti disabilitati su Alla Sicilia e alla Calabria non servono ponti ma autostrade, ferrovie e aerei

Video

Service Unavailable.