I social network combattono l’alcolismo?
Studi condotti in Australia hanno dimostrato che l’uso abitudinario dei social network riduce gli episodi di alcolismo giovanile
In Nuovo Galles, Australia, recenti studi hanno dimostrato una diretta correlazione tra l’uso dei social network ed il consumo di alcolici, soprattutto nella fascia giovanile della società. Secondo le ricerche, infatti, il tempo passato sul web distoglie i giovani dall’eventualità di consumare grandi quantità di alcol: le interazioni sui social network, infatti, riducono la necessità dei giovani di incontrarsi e bere, aprendo così un’inedita conseguenza della virtualizzazione dei rapporti interpersonali.
I dati, infatti, parlano chiaro: dal 2011 sino ad oggi la percentuale di astensionismo dall’alcol della popolazione giovanile australiana è salita dal 33 al 50%, esattamente nel periodo in cui la diffusione dei social network ha avuto il suo massimo picco. Dati analoghi sono stati registrati per quanto riguarda il consumo di droghe leggere, fenomeno che fino alla prima decade del 2000 stava attanagliando in modo allarmante la fascia di età tra i 14 ed i 17 anni.
Il problema dell’alcolismo, in Australia, è particolarmente sentito, in quanto colpisce proprio prevalentemente i giovani il cui disagio sociale si esprime attraverso l’uso di sostanze lesive per l’organismo. L’avvento dei social network potrebbe dunque rappresentare paradossalmente una sorta di soluzione al problema, ironicamente, dunque, la mancanza di rapporti personali reali ha dei lati positivi inaspettati.