Pubblicato: mer, 16 Lug , 2014

Fiction tv, la mafia fa share

Dalla ‘ndrangheta alla camorra, proliferano le storie legate alla criminalità organizzata, premiate dagli ascolti. Molte produzioni degli ultimi mesi sono ambientate al Settentrione, soprattutto a Milano.

Dal Sud al Nord, la mafia in tv è stata sdoganata.

squadra-antimafia-palermoDALLA ‘NDRANGHETA AI CASALESI Tognazzi si è mosso tra i primi con L’Assalto, il film tivù prodotto da RaiFiction e realizzato da Iter Film, la storia di un imprenditore onesto, interpretato da Diego Abatantuono, che cade nelle mani della ‘ndrangheta. E l’attenzione al tema la dimostra pure il successo de L’oro di Scampia sul judoka Gianni Maddaloni che strappava i ragazzi alla camorra, o la fiction da 3,7 milioni su don Diana, il sacerdote ucciso nel 1994 a Casal di Principe dalla camorra, dal titolo Per amore del mio popolo, protagonista Alessandro Preziosi; un’altra da 1,8 milioni (Bibi Film) intitolata Coraggio, basata sulla storia di Lea Garofalo, la testimone di giustizia uccisa a Milano dalla ‘ndrangheta nel 2009. In cantiere c’è anche La scelta di Anna, prodotta dalla Cross per un costo di 7,4 milioni, che racconta le battaglie di un sindaco di un paesino della Locride.

IL NUOVO FILONE DELLA MAFIA AL NORD Negli ultimi mesi però la fioritura del genere è ambientata al Settentrione, soprattutto a Milano, città simbolo di affari e produttività. Ne aveva parlato lo scorso ottobre su Rai1 la serie Un caso di coscienza 5, prodotta da Red Film per Rai Fiction e diretta da Luigi Perelli con Sebastiano Somma nel ruolo dell’avvocato Rocco Tasca. E pure Faccia D’Angelo, miniserie di Sky Cinema Uno diretta da Andrea Porporati con Elio Germano nei panni del boss del Brenta Felice Maniero detto “il Toso”. A breve lo farà anche Le mani dentro la città, prodotta da Taodue per Canale 5, diretta da Alessandro Angelini, con Simona Cavallari e Giuseppe Zeno.

GLI ESORDI CON LA PIOVRA Il filone, del resto, ha un passato di successo. A cominciare da La Piovra trasmessa dalla Rai per 10 stagioni dal 1984 al 2003, con ascolti dai 12 ai 15 milioni di spettatori ed un picco di 17 per la morte del Commissario Cattani (Michele Placido), diretta via via da Damiani, Vancini, Perelli, Giacomo Battiato. Anche oggi il pubblico premia le fiction sulla mafia e l’offerta si adegua alla domanda. Tra le più recenti Squadra Antimafia-Palermo Oggi, cinque stagioni all’attivo e la sesta in arrivo, e Il clan dei camorristi, serie con Stefano Accorsi ispirata, ma non ufficialmente, ai Casalesi, nonché Il capo dei capi, storia del boss di Cosa Nostra Totò Riina che nel 2007 incollò al video più di 7 milioni di spettatori per uno share che superò il 28% e che scatenò l’ira di Antonietta Bagarella, moglie del boss, che minacciò, ma poi non lo fece, di querelare Mediaset ritenendo la fiction lesiva della dignità del marito e di tutta la sua famiglia.

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