Pubblicato: lun, 6 Nov , 2017

Elezioni regionali siciliane, Altro che legalità!

I Siciliani incoronano gli uomini dei condannati Cuffaro, Lombardo, Dell’Utri, Berlusconi.

 

Si tratta di un popolo di delinquenti? Sicuramente no, vale sempre che la maggior parte dei siciliani è gente onesta, … ma se non va a votare…..

Per fare un esempio se la mafia gestisce 10.000 voti e vanno a votare soltanto 20.000 persone potremmo rilevare che la mafia ha preso il 50% dei voti. Diversa sarebbe la percentuale se a votare andasse 1.000.000 di elettori.

Con questo esempio non voglio dedurre che la maggior parte di chi è andato a votare, me compreso, non faccia parte della schiera degli onesti. Di certo c’è che il dibattito sugli impresentabili non ha appassionato una grossa parte d’elettorato, magari composto da chi non ha grande trasporto per la parola legalità. Dagli abusivi che temono l’abbattimento delle case, agli evasori, agli imprenditori che utilizzano il lavoro nero, a coloro che con la logica delle vecchie clientele ancora sperano d’ottenere qualche privilegio dal candidato amico.

Dagli ultimo rilevamenti pare che la vittoria del candidato della destra sia maturata negli ultimi giorni, proprio dopo la venuta di Berlusconi. Per entrare al teatro Politeama gremito, dove il cavaliere deposto ha fatto il suo comizio, hanno fatto quasi a botte per poter sedere accanto a Scilipoti, agli inquisiti e sentire l’acclamato Silvio far sfigurare il miglior Cetto la qualunque.

Ma, chi è causa del suo male pianga se stesso, detto che calza perfettamente anche al PD. Come si può sperare di prendere i voti dei simpatizzanti della sinistra se alleandosi con chi sino a qualche settimana fa si chiamava Nuovo centro destra ha banalizzato addirittura l’etichetta di centro sinistra? Se poi si volesse pensare ad una alleanza opportunistica si evidenzierebbe anche la miopia d’analisi. Già alle recenti comunali di Palermo il partito di Alfano, si era già diviso tra il sostegno ad Orlando e quello a Ferrandelli candidato del centro destra. Il ripetersi del fenomeno era quindi ampiamente prevedibile, non a caso parte dei deputati regionali uscenti cosi come il loro elettorato naturale, sono già ritornati nella casa d’origine. Ma l’ultimo autogol del PD è stato quello d’invitare al voto utile con lo scopo di indebolire Fava, peccato che invece i voti di chi temeva la vincita del centro destra siano andati a Cancelleri. Lo si deduce chiaramente confrontando i voto al candidato Micari decisamente inferiori a quelli dati alle liste e quelli del M5S invece ribaltati.

     Come ha detto in una dichiarazione lo stesso neo presidente Musumenci durante la campagna elettorale, un parlamento regionale libero dagli impresentabili forse potranno vederlo i suoi nipoti, e… detto dall’uscente presidente della commissione regionale antimafia ci fa ben sperare nel futuro.

Di

- Danilo Sulis, oggi presidente di rete 100 passi, è l'amico di Peppino Impastato che ha fatto proseguire il cammino di Radio Aut con la nuova Radio 100 passi. Pioniere dell'informazione libera ed indipendente è stato anche docente in corsi di "Formazione professionale continua per giornalisti" presso il "centro di documentazione giornalistica" di Roma.

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