Pubblicato: mer, 19 Giu , 2013

Ecomafie, un business che non conosce crisi

Ecomafie 2013, il rapporto annuale di Legambiente, fotografa le storie e i numeri dell’illegalità ambientale in Italia.

 

NEWS_151064La crisi morde tutti, tranne le mafie. E’ questo il primo dato che emerge dall’ultimo rapporto di Legambiente, dedicato alle cosiddette ecomafie. 34.120 reati, 28.132 persone denunciate, 161 ordinanze di custodia cautelare, 8.286 sequestri, per un giro di affari di 16,7 miliardi di euro gestito da 302 clan, 6 in più rispetto a quelli censiti lo scorso anno. I dati appena sciorinati, davvero emblematici, descrivono chiaramente come il business della criminalità organizzata, sia davvero forte e capace di generare cifre pari a quelle di una manovra finanziaria di uno Stato. In un Paese come l’Italia, in cui tutti i principali fondamentali girano in negativo, la criminalità organizzata riesce ad invertire il trend e muove, quasi senza colpo ferire, cifre stratosferiche. La recessione che attanaglia il paese non tocca questi settori dell’economia criminale, che prospererebbero bellamente se non fosse per l’attività di prevenzione e di repressione delle forze dell’ordine e della magistratura.

Il rapporto annuale di Legambiente, realizzato grazie al contributo delle forze dell’ordine, racconta come il numero degli illeciti ambientali accertati nel 2012, rappresenti, vista la quantità, una situazione di particolare gravità. Il 45,7% dei reati è concentrato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia) seguite dal Lazio, con un numero di reati in crescita rispetto al 2011 (+13,2%) e dalla Toscana, che sale al sesto posto, con 2.524 illeciti (+15,4%). La prima regione del Nord Italia, è la Liguria (1.597 reati, +9,1% sul 2011). Inoltre, viene rilevato anche un incremento degli illeciti accertati per il Veneto, con un +18,9%, e l’Umbria, passata dal sedicesimo posto del 2011 all’undicesimo del 2012.

Gli illeciti contro gli animali e la fauna selvatica, crescono anche nel 2012 (+6,4% rispetto al 2011), sfiorando quota 8.000, a una media di circa 22 reati al giorno. Aumenta anche il numero di incendi boschivi, che hanno colpito il nostro paese: +4,6% rispetto al 2011. Secondo il rapporto, è la Campania a guidare anche quest’anno la classifica dell’illegalità ambientale nel nostro Paese, con 4.777 infrazioni accertate, anche se vi è stata una riduzione, rispetto al 2011, del 10,3%. A tal riguardo, le persone denunciate sono state 3.394, mentre quelle arrestate 34.

“Quella delle Ecomafie è l’unica economia che continua a proliferare anche in un contesto di crisi generale. Che continua a costruire case abusive quasi allo stesso ritmo di sempre mentre il mercato immobiliare legale tracolla. Con imprese illegali che vedono crescere fatturati ed export, quando quelle che rispettano le leggi sono costrette a chiudere i battenti. Un’economia che si regge sull’intreccio tra imprenditori senza scrupoli, politici conniventi, funzionari pubblici infedeli, professionisti senza etica e veri boss, e che opera attraverso il dumping ambientale, la falsificazione di fatture e bilanci, l’evasione fiscale e il riciclaggio, la corruzione, il voto di scambio e la spartizione degli appalti”. Questo è quanto dichiarato presidente dal presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza.

Di

Ultime notize

Europa, la strage degli innocenti. E le “vittime” si fanno carnefici, perchè?

23 luglio 2016, Commenti disabilitati su Europa, la strage degli innocenti. E le “vittime” si fanno carnefici, perchè?

LE MAFIE SONO UNA REALTÀ DEVASTANTE CON CUI FARE I CONTI, ANCHE IN TOSCANA

19 aprile 2024, Commenti disabilitati su LE MAFIE SONO UNA REALTÀ DEVASTANTE CON CUI FARE I CONTI, ANCHE IN TOSCANA

CON LA POVERTA’ CRESCONO ANCHE LE MAFIE

28 marzo 2024, Commenti disabilitati su CON LA POVERTA’ CRESCONO ANCHE LE MAFIE

L’anno che verrà si celebra a Crotone

30 dicembre 2023, Commenti disabilitati su L’anno che verrà si celebra a Crotone

Palermo, Borgo Parrini: il comune sfratta il bene confiscato alle mafie

13 dicembre 2023, Commenti disabilitati su Palermo, Borgo Parrini: il comune sfratta il bene confiscato alle mafie

Alla Sicilia e alla Calabria non servono ponti ma autostrade, ferrovie e aerei

26 novembre 2023, Commenti disabilitati su Alla Sicilia e alla Calabria non servono ponti ma autostrade, ferrovie e aerei

Video

Service Unavailable.