Pubblicato: ven, 17 Gen , 2014

De Girolamo alla Camera: «Vittima di un complotto»

Nunzia De Girolamo è entrata alle 9,17 di venerdì in un’aula semivuota di Montecitorio, nel giorno più lungo del suo mandato da ministro delle Politiche agricole
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Nunzia De Girolamo, ministro delle politiche agricole

 «Mai e e poi mai ho abusato del ruolo di deputato e mai mai e poi mai ho violato la costituzione»: così Nunzia De Girolamo si difende alla Camera dei deputati per rispondere all’interpellanza parlamentare sul suo coinvolgimento nell’inchiesta sulle Asl di Benevento.

Il ministro delle politiche agricole dice di non aver «esercitato pressioni né direttamente né indirettamente» e che la truffa della Asl di Benevento «riguarda altre persone, una delle quali ha costruito un dossier contro di me, frutto di un complotto ai miei danni». Un’inchiesta che, secondo la De Girolamo, è partita da intercettazioni «illecite», «che riguardano aspetti e considerazioni di carattere privato che sono state rese pubbliche».Per quanto riguarda la vicenda delle mozzarelle di Benevento: «Non ho mai fatto alcuna telefonata per annullare una multa della Asl a un venditore di mozzarelle», ha detto il ministro e ha aggiunto: «Voglio che mia figlia possa andare a testa alta e sapere che sua madre mai e poi mai ha abusato del suo ruolo di deputato e mai e poi mai ha calpestato la bandiera cui si inchina ogni mattina quando entra nel suo ufficio», dice il ministro e rivolgendosi ai deputati: «Quello che è successo a me potrebbe accadere a ciascuno di voi».

Sulle riunioni a casa sua, il ministro si giustifica dicendo: «Soffrivo di una particolare patologia post partum che mi impediva spostamenti» e come parlamentare della zona esercitavo il «diritto e dovere di segnalare questioni e trovare soluzioni». Per le espressioni colorite che sono state intercettate il ministro si pente pubblicamente, però, aggiunge: “Non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria».

Il ministro non nega, inoltre, che  da più parti le sia stato richiesto di intervenire per far avere incarichi nelle strutture sanitarie, ma precisa:  «Ho sempre detto no. E forse oggi mi fanno pagare anche questo».  Sull’appalto del 118 dice: «Pago lo scotto di aver dato risposte alle pressioni sociali dei lavoratori: sarebbe stato sufficiente scorrere la rassegna stampa dell’epoca per avere contezza che nel luglio 2012 erano in atto diverse proteste dei lavoratori, che rivendicavano retribuzioni non pagate da parte della Sanità», racconta il ministro e aggiunge :«l’unico modo per scongiurare l’interruzione del servizio e per evitare l’esasperazione dei lavoratori» era intervenire.«Non ho mai sponsorizzato nessun incarico, nello specifico nella Asl di Benevento, e in generale in nessuna struttura della sanità pubblica».

Su l’ex direttore amministrativo della Asl, accusato di truffa e malversazione, il manager salernitano Felice Pisapia dice: «Il signor Pisapia già un mese prima delle riunioni in questioni, aveva autonomamente assunto un provvedimento con cui prorogava il servizio fino al 31 dicembre. Costui è venuto in casa mia munito di registratore, già consapevole di aver fatto la proroga, per provocare una discussione e poter poi usare quelle registrazioni per le sue attività delinquenziali. Non esiste nessun direttorio politico-partitico.»

«Ho rispetto per il lavoro della magistratura, la verità trionfa sempre», ha affermato la responsabile dell’Agricoltura che ha parlato di “esperienza kafkiana e di «un complotto ordito ai miei danni» e ancora: «L’impalcatura dello Stato democratico sovvertita da manovratori occulti». «Il bar e l’ospedale non hanno mai ricevuto su mia pressione alcun controllo da parte dell’Asl», ha chiarito il ministro spiegando che si è interessata all’attività dello zio solo per chiedere informazioni.

 

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