Pubblicato: ven, 27 Dic , 2013

Consumatori e commercio al dettaglio, calano gli indici

Cala il clima di fiducia dei consumatori e il commercio al dettaglio

 

 

soldiA dicembre 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 96,2 da 98,2 del mese di novembre. Tra l’altro, l’indicatore del clima corrente diminuisce da 99,2 a 95,0, mentre il dato del clima futuro risulta sostanzialmente stabile (da 97,3 a 97,4). Migliorano, invece, i giudizi sulla componente economica, da 91,7 a 93,0, ma peggiorano le valutazioni del quadro personale (da 101,1 a 97,3). I giudizi sulla situazione economica del Paese mostrano un peggioramento: il saldo passa da -123 a -128, mentre per le attese si registra un miglioramento (da -23 a -18 il saldo). Diminuiscono, inoltre, le attese sulla disoccupazione il cui saldo passa da 74 a 67.

Si attestano in calo anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia: i saldi variano rispettivamente da -60 a -67 e da -14 a -19. Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare diminuisce da -18 a -24. Le opinioni sull’opportunità attuale e sulle possibilità future di risparmio sono valutate, dall’Istat, in diminuzione: i saldi passano rispettivamente da 140 a 132 e da -53 a -58. Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli mostrano un sensibile peggioramento, con il saldo che passa a -91 da -82. All’opposto il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo, risulta in lieve aumento (da 32 a 33), mentre le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi, nei prossimi dodici mesi, non ha subito modifiche rispetto al mese precedente (il saldo è pari a -11). A livello territoriale il clima di fiducia diminuisce nel Nord-ovest, nel Nord-est e al Centro, ma rimane stazionario nel Mezzogiorno

Anche l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio – ossia il valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità che dei prezzi – diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente. Secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, nella media del trimestre agosto-ottobre 2013, l’indice ha fatto registrare una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Facendo il confronto con settembre 2013, le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dello 0,2% e quelle di prodotti non alimentari dello 0,1%. Tra l’altro, anche rispetto ad ottobre 2012, l’indice grezzo del totale delle vendite fa segnare una diminuzione dell’1,6%, che è, a sua volta, la sintesi di una flessione dello 0,6% per le vendite di prodotti alimentari e del 2,3% per quelle di prodotti non alimentari. Anche le vendite per forma distributiva mostrano, rapportate ad ottobre 2012, variazioni negative sia per la grande distribuzione (-0,2%) che per le imprese operanti su piccole superfici (-2,9%). Infine, operando un confronto con i primi dieci mesi del 2012, nel periodo gennaio-ottobre 2013, le vendite di prodotti alimentari hanno fatto segnare una flessione pari all’1,3% e quelle di prodotti non alimentari del 2,8%, per una diminuzione complessiva nella misura del 2,2%.

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