Pubblicato: dom, 30 Dic , 2012

Carceri italiane: un sovraffollamento che non conosce fine

Il sovraffollamento delle carceri italiane è un fenomeno che pare non conoscere fine: nel 2011 erano detenute 66.897 persone. Il numero di detenuti presenti è molto superiore alla capienza regolamentare. Nel mondo sono quasi 10 milioni i detenuti.

 

Di Vito Campo “Al 31 dicembre 2011 erano detenute nelle carceri italiane 66.897 persone, con una riduzione dell’1,6% rispetto al 2010”. E’ questo il primo dato che emerge dall’ultima indagine dell’Istat, sul numero dei detenuti presenti nel nostro Paese. Questo cifra, unita all’eccessivo superamento della capienza regolamentare degli istituti di pena che è fissata a 45.700 posti, dimostra ulteriormente, qualora ce ne fosse bisogno, la drammaticità della situazione carceraria in Italia. Tra l’altro, negli ultimi 11 anni l’ammontare della popolazione detenuta ha subito un incremento del 25,8%. Nel mondo, invece, sono circa 10 milioni i detenuti, in gran parte già condannati. Il tasso di detenzione per 100.000 abitanti è pari a 112,6 in Italia, a 127,7 in Europa, a 156 nel mondo. Il dato che colpisce è che la stragrande maggioranza dei detenuti entrati nelle carceri nel 2011, pari a 76.982 persone, è in attesa di giudizio, mentre soltanto il 10% ha una condanna definitiva. Inoltre, il 25% di questi torna in libertà entro una settimana. Il cosiddetto fenomeno delle “porte girevoli” – ossia le detenzioni brevi – riguarda quasi esclusivamente gli imputati, con il 98%. Sono i reati commessiNEWS_87348 in materia di sostanza stupefacenti a rappresentare la tipologia più diffusa per i detenuti presenti (27.459). Inoltre, anche i reati contro il patrimonio, con 17.285 detenuti per le rapine, e 13.109 per il furto, rappresentano una delle tipologie più diffuse. Guardando alla composizione della popolazione carceraria, la quasi totalità rappresentata dal 95,8% dei detenuti è di sesso maschile. Si attesta in aumento, al 36%, la percentuale dei detenuti stranieri, che nel 2000 era pari al 29%. Tra i detenuti entrati in carcere dallo stato di libertà gli stranieri rappresentano il 43%.Le detenute con figli al seguito sono ospitate in sezioni idonee per bambini fino a tre anni. Al 31 dicembre 2011, queste erano 50 e avevano quasi tutte un solo figlio con sé. Sempre nello stesso periodo di riferimento, gli asili nido funzionanti erano 17. Ma è il sovraffollamento la vera piaga della situazione carceraria in Italia, capace di rendere l’impatto con il carcere davvero duro. A tal riguardo, la media in Italia è pari a 146 detenuti su 100 posti letto. Nella fattispecie, la situazione peggiore si registra in Puglia, con 182 detenuti presenti ogni 100 posti disponibili, mentre la migliore in Trentino Alto Adige con 72 su 100. Il problema del sovraffollamento, invece, è minore per le detenute.

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