Berlusconi contro tutti
Il bombardamento mediatico degli ultimi giorni ha dimostrato che il leader di Forza Italia è entrato in campagna elettorale con la sciabola. Intanto il 9 maggio comincia i servizi sociali.
Silvio Berlusconi
Tutto è ricominciato sabato. La prima bordata l’ha dedicata al socialista Schulz ed indirettamente alla Germania: «Per i tedeschi i campi di concentramento non sono mai esistiti». Poi una sequenza di interviste e comparsate televisive con attacchi sia più soft come alla Merkel «aridatece Kohl», Alfano «mestierante della politica» e Renzi «ha triplicato le tasse», sia molto più dure verso Grillo «è come Hitler» , Napolitano definito “profondo rosso” che «aveva il dovere morale di darmi la grazia» e la magistratura, definendo «un colpo di stato» la sentenza Mediaset che lo ha condannato per frode fiscale. L’affidamento in prova ai servizi sociali «una cosa ridicola non per me ma per il paese».
Tutto questo in barba alla raccomandazione del Tribunale di Sorveglianza di Milano, sottoscritta dallo stesso Berlusconi, che esortava l’ex premier a non fare più dichiarazioni contro la magistratura pena la revoca dei servizi sociali con l’applicazione degli arresti domiciliari. Le dichiarazioni espresse dal leader di Forza Italia a Piazza Pulita dove rincara la dose dicendo quanto sia «ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con gli assistenti sociali » non sono passate inosservate ai giudici milanesi che stanno decidendo quali provvedimenti intraprendere. Possibile che scatti una diffida, un’ammonizione e solo in caso di recidiva passare alle maniere forti. L’ordinanza del tribunale infatti consente una sorta di “agibilità politica” riconoscendo come ‘strategia politica’ gli attacchi dell’ ex Cav. alle toghe. Resta da capire quale sia il punto di non ritorno. Di certo al momento c’è solo che giorno 9 comincia il periodo di servizio in prova alla Sacra Famiglia dove assisterà i malati di Alzheimer. «Niente comizi e niente scorta» avvertono dal centro di Cesano Boscone.
Le reazioni a questa raffica di dichiarazioni non si contano. Jean Claude Juncker, candidato alla Presidenza ella Commissione Ue del Partito Popolare Europeo, gruppo al quale appartiene anche Forza Italia, si è dichiarato «disgustato» mentre Angela Merkel ha detto che sono « frasi assurde che il governo tedesco non commenta». Magistratura Democratica, attraverso il direttore del periodico di riferimento Antonio Deidda, attacca la decisione dei giudici milanesi «I cittadini si aspettavano che una grave condanna non finisse nel nulla», mentre a difendere Napolitano, che in quanto Capo dello Stato è presidente del Consiglio Superiore della Magistratura ci ha pensato il vice del Csm Michele Vietti «Chi pensa di fare campagna elettorale utilizzando il Presidente della Repubblica scherza col fuoco»
Ma il punto è proprio questo. Berlusconi gioca col fuoco. Un attacco a tutto tondo convinto dai falchi del partito di “picchiare duro che tanto non oseranno farti nulla” convinti del fatto che gli arresti domiciliari sarebbero un regalo elettorale enorme che farebbe assurgere ancora di più la figura di Berlusconi a martire delle magistratura. Una tattica ultra-offensiva per uscire dalla morsa di Renzi e Grillo per recuperare voti in vista del 25 maggio. Ed il silenzio del premier su tutto questo non può essere solo una casualità.
