Atene, autobomba nel giorno in cui la Grecia ritorna sui mercati
Forte esplosione all’alba nella capitale greca, nessuna vittima. Ancora nessuna rivendicazione
Nel giorno in cui la Grecia ritorna, dopo quattro anni, a collocare nel mercato i titoli di Stato e alla vigilia della visita della cancelliera Angela Merkel un’autobomba collocata nel centro di Atene mina la fragile tranquillità nel travagliato Paese ellenico.
L’autobomba, che conteneva almeno 75 kg di esplosivo (poco, per dare un’idea della pericolosità, del quantitativo usato per la strage di via D’Amelio), è stata piazzata vicino la sede della banca centrale greca e poco lontano dagli uffici ateniesi della Troika. Lo scoppio è avvenuto all’alba preannunciato da due telefonate anonime, una al sito di notizie Zougla e l’altra al giornale Efymerida ton Syndakton, che avevano messo in allarme le forze dell’ordine che hanno isolato per tempo l’area dell’esplosione, motivo per cui non si sono registrati feriti o morti.
Ancora non c’è stata alcuna rivendicazione ma per gli inquirenti è sicuro che l’attentato sia da collegare alle proteste per la grave crisi economica. Sospettato numero uno sarebbe il terrorista di estrema sinistra Christodoulos Xilos, uno dei capi del gruppo estremista “17 novembre”, già condannato per 23 omicidi commessi tra il 1975 ed il 2000 ed evaso da un penitenziario ellenico ad inizio anno. A farlo ritenere un possibile responsabile non è solo l’efferatezza del suo curriculum criminale ma anche perché sarebbe uno dei pochi, tra i criminali ed estremisti noti, ad avere le conoscenze tecniche per condurre un’operazione del genere.