Pubblicato: sab, 1 Feb , 2014

Arriva Grillo ed i 5 stelle fanno dietrofront

La giornata politica. L’Italicum passa le pregiudiziali di incostituzionalità superando anche venti franchi tiratori. La Boldrini fissa il prossimo step l’11 febbraio. Il comico genovese “ Siate sorridenti”

 

Laura Boldrini

Laura Boldrini

Dopo il caos parlamentare di giorno 30, col blocco dei lavori in Commissione Affari Costituzionali dai parte del Movimento 5 Stelle, è iniziato oggi il vero iter dell’ Italicum a Montecitorio.

Si è cominciata con la discussione portata avanti delle opposizioni in merito alla presunta incostituzionalità del disegno di legge. La maggioranza ha retto nonostante abbia subito il voto contrario di 20 franchi tiratori. Non hanno partecipato al voto la Lega Nord, in segno di protesta per il blocco avvenuto in Commissione che ha impedito al deputato Invernizzi di esprimere il proprio parere sul testo base, ed il Movimento 5 Stelle.

Successivamente la conferenza dei capigruppo si è riunita per calendarizzare il prosieguo dei lavori. Pd e Pdl avrebbero voluto ricominciare già martedì 4 ma non hanno d’accordo gli esponenti degli altri partiti. Mancando così una maggioranza è stata la Presidente Boldrini a decidere di ripartire giorno 11. In questo periodo verranno presentati gli emendamenti di modifica e c’è da immaginare che non saranno pochi.

La giornata politica poi si è concentrata sull’ incontro dei parlamentari del M5S con Beppe Grillo.

Riunitisi in un grande albergo romano, il comico genovese ha invitato le truppe a moderare i toni dopo i giorni di grande tensioni che hanno visto come protagonisti i pentastellati. « Dovete stare attenti a non cadere nella trappola dei giornali – ha detto Grillo – dovete prendere esempio da Di Maio perché c’è chi vi vuole fregare ma voi dovete sorridere sempre ».

Grillo poi ha dedicato alcune parole verso il Segretario del Pd Renzi che aveva definito “squadristi” i 5 stelle : «Renzi ha paura. Sa che sta perdendo voti perché fa gli inciuci con Berlusconi e la gente non lo vuole, la gente è con noi». I recenti sondaggi danno però Pd e Pdl in ascesa.

Ma c’è qualcuno che forse non ha ancora recepito bene il messaggio, come Massimo De Rosa, che aveva offeso due deputate «Voi del Pd siete arrivati qui solo perché avete fatto dei p…..!». Oggi lo stesso De Rosa, a margine dell’ incontro con Grillo, ha tentato una giustificazione forse peggio dell’ingiuria espressa : «Ho generalizzato, le mie parole non erano rivolte contro le parlamentari del Pd. Ho detto che in parlamento si entra così, ho detto quello che pensano tutti gli italiani ». Non so che italiani conosca l’ onorevole De Rosa, certamente non tutti, ma dovrebbe prendersi la responsabilità delle sue parole senza nascondersi dietro a dei sentito dire popolari. Eppure Grillo ha ricordato durante la riunione le regole del Movimento: se si viene condannati non è possibile ricandidarsi. Parole che pesano come un macigno su De Rosa, indagato dalla Procura della Repubblica per le sue parole verso le deputate piddine, ma anche su Sorial che ha definito “Boia” il presidente Napolitano.

 

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