ABBIAMO INAUGURATO “CASA FELICIA”.
Ieri, con un evento trasmesso in diretta da RADIO 100 PASSI in occasione della ricorrenza della morte di FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO, il casale è stato intitolato a lei, Mamma di Peppino e caparbia donna antimafia.
Il casolare, frutto di controversie con la famiglia di Tano Badalamenti, il boss di Cinisi che ordinò l’uccisione di Peppino Impastato, era stato affidato dall’Agenzia dei beni confiscati alla mafia al comune di Cinisi che lo aveva ristrutturato e messo a nuovo con un finanziamento europeo di 400 mila euro.
Dopo la sentenza della Corte d’assise d’appello che aveva disposto la restituzione del casolare erroneamente finito in un decreto di confisca, Leonardo Badalamenti, figlio del boss, nonostante fosse latitante, era stato sorpreso a cambiare le serrature. A seguito di ciò si era aperto uno scontro tra Badalamenti junior e il sindaco di Cinisi Giangiacomo Palazzolo che non ha mai voluto restituire quel bene. Dopo la denunzia del sindaco ai carabinieri, la vicenda surreale vedeva la successiva denunzia alla procura della repubblica di Palermo da parte del latitante nei confronti del sindaco poi assolto. La storia non è ancora finita, intanto il bene destinato ad attività culturali è stato affidato all’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
Nel suo intervento all’evento di ieri il sindaco ha ribadito che non restituirà mai il casale ai mafiosi, intanto: “con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo”.