Pubblicato: gio, 19 Dic , 2013

Il teatro civile di Giulio Cavalli approda al Biondo di Palermo

“Nomi, cognomi e infami”: lo spettacolo dello scrittore e regista costretto a vivere sotto scorta

GIULIO CAVALLIVenerdì 20 dicembre, alle ore 21.00, andrà in scena al Teatro Biondo Stabile di Palermo lo spettacolo “Nomi, cognomi e infami – Storie di mafia e di camorra e di chi ha scelto di non piegarsi agli uomini d’onore”, scritto e interpretato da Giulio Cavalli e prodotto da “Bottega dei mestieri teatrali” con il sostegno di Next – Regione Lombardia e Fondazione Cariplo-Etre.

Il teatro civile di Cavalli arriva per la prima volta al Teatro Biondo nell’ambito della manifestazione “A Natale difendiamo il bene” organizzata dal Comitato Addiopizzo di Palermo.

Giulio Cavalli narra in prima persona i fatti, i nomi, le facce di una vita che non ha né onore né dignità. Storie di mafia e di camorra, per cercare di far chiarezza su episodi tristemente noti, come l’omicidio di Paolo Borsellino, o per riportare alla luce figure meno note come il magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dalla ’ndrangheta per le sue indagini sulle attività illegali sviluppatesi in Piemonte. Una narrazione tesa e schietta, a tratti anche ironica, che rievoca i fatti chiamando in causa pure chi questi fatti ha cercato di capirli e di contrastarli, come Giuseppe Fava, e chi li combatte quotidianamente come i ragazzi di Addiopizzo.

“Nomi, cognomi e infami” è un percorso che attraversa i tanti volti della malavita e le storie ad essa collegate, ma anche la storia personale e artistica dello steso Cavalli, costretto a vivere sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalla mafia.

L’iniziativa sancisce il rapporto di collaborazione che il Teatro Stabile di Palermo ha avviato con il Comitato Addiopizzo, un sostegno reciproco in contrasto all’illegalità e per esprimere la solidarietà ai magistrati antimafia delle Procure siciliane.

L’ingresso allo spettacolo è libero fino ad esaurimento dei posti.

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