Sochi 2014: ok agli omosessuali
La drastica posizione del governo russo in merito agli omosessuali viene attenuata in vista delle Olimpiadi Invernali
Dopo le polemiche suscitate dalla legge russa contro la propaganda omosessuale, Putin fa un passo indietro dichiarando che la Russia accoglierà a porte aperte visitatori e atleti omosessuali alle Olimpiadi Invernali di Sochi.
Le precedenti dichiarazioni del Presidente russo nei confronti dei rapporti tra persone dello stesso sesso, accompagnate dalle scelte legislative del paese, hanno suscitato in questi mesi l’indignazione della diplomazia internazionale: contro l’andazzo del paese si sono schierati palesemente Germania e Stati Uniti, i cui Capi di Stato hanno dichiarato la loro volontaria assenza alla cerimonia di apertura dei giochi invernali, lanciando un chiaro segnale. In occasione delle ultime dichiarazioni rilasciate, il Presidente Putin ha minimizzato il boicottaggio diplomatico di Obama e Merkel sostenendo l’usuale assenza dei grandi leader in occasioni di questo tipo, nonostante si tratti di circostanze utili per il dialogo internazionale.
L’improvviso ridimensionamento del governo Putin lancia un chiaro segnale sulla seria difficoltà in cui si trova la Russia davanti all’imminente avvio di Sochi 2014. Nonostante i repentini scarceramenti di Michail Khodorkovsky e della Pussy Riot Maria Alyokhina, la tensione nel paese è rimasta alle stelle con il serio timore da parte delle forze dell’ordine di gravi atti di terrorismo durante le Olimpiadi, calamita dell’attenzione mediatica.