Pubblicato: Mar, 6 Ago , 2013

Le dieci notti dei musei palermitani

Dal 10 Agosto prende vita il fermento culturale del capoluogo siciliano

 

di Roberta Caruana 

NEWS_154592A partire da questo fine settimana Palermo diventerà protagonista di “Dieci notti al Museo”, progetto inserito nel più ampio percorso relativo alla candidatura di Palermo come Capitale della Cultura nel 2019.
Il ciclo di appuntamenti prevede 10 incontri serali gratuiti nei quattro musei comunali della città: per il Museo Pitrè e la Galleria d’Arte Moderna, si tratta di ampliare la loro utenza in orari insoliti, invece per lo Spazio Zac ai Cantieri Culturali della Zisa e la Gipsoteca di Palazzo Ziino l’occasione permette di mostrare i loro contenuti al pubblico, dopo anni di chiusura e decadenza.
“Rilevante questo progetto – afferma l’assessore alla Cultura, Francesco Giambrone – in quanto permetterà la fruizione gratuita di un patrimonio cittadino in parte nascosto o sottovalutato, congiuntamente al supporto di artisti siciliani che hanno manifestato la volontà di prendervi parte, accompagnando il percorso culturale con molteplici forme artistiche. Così, nelle notti tra il 10 agosto e il 12 settembre, si esibiranno i musicisti del Conservatorio Bellini, la compagnia teatrale Ditirammu e il contastorie Mimmo Cuticchio”.
Nell’ottica della rivalutazione del territorio, questo ciclo di “notti culturali” punta all’interesse dei turisti – il calendario degli appuntamenti sarà disponibile in 20 lingue – e alla sensibilizzazione dei cittadini, perché, lo dice lo stesso assessore, “finché non conosceremo il nostro patrimonio non lo potremo amare, e se non lo amiamo non lo tuteliamo”.
Gli interessi in ballo sono ovviamente anche di natura economica, nella misura in cui la promozione culturale della città può essere vista come una considerevole fonte di fondi per il Comune. A proposito di ciò, va sottolineato come e quanto questo progetto influisca sul clima di ristrettezze che attanaglia città, regione e nazione: attraverso la collaborazione tra pubblico e privati, come anche la disponibilità degli artisti a collaborare a titolo gratuito, il progetto inciderà sulle case comunali per quel che concerne il mantenimento delle strutture museali durante le aperture serali.
Sembra, quindi, trasparire la necessità di rilanciare il settore culturale con dei progetti che tengano ben presente le attuali condizioni economiche della città.
“Si è coniugata con successo l’emergenza alla progettualità – aggiunge il sindaco, Leoluca Orlando -. Siamo usciti fuori dalla logica degli eventi isolati per approdare a quella degli accadimenti, inseriti in un contesto progettuale ben preciso”.
Questo vorrebbe dire che le istituzioni stanno sicuramente tentando di infondere ottimismo in vista del traguardo del 2019, sebbene alla vigilia delle attività in calendario sia ancora difficile stimarne la portata economica, culturale e innovativa.

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