Cancellazione della storia dell’arte: Bufala del Web
La deputata Malpezzi afferma: «la storia dell’arte cancellata dalla Gelmini»
Nei giorni scorsi è circolata la notizia della cancellazione della storia dell’arte dai programmi ministeriali della scuola dell’obbligo. La notizia diffusa e rilanciata da varie testate che hanno avuto poca cura nel controllare le fonti ha fatto immediatamente il giro della rete, amplificata dalla cassa di risonanza senza filtri dei social network.
Senza la pretesa di voler dare lezioni di giornalismo a nessuno, sarebbe bastato controllare sul sito della Camera l’andamento dei lavori della Commissione Cultura per capire che si trattava di un falso. Un altro classico esempio di come il web possa diventare un’arma potentissima al servizio della disinformazione.
Andiamo con ordine, i tagli all’insegnamento della storia dell’arte e ad altre materie sono iniziati sotto i governi Berlusconi, sono continuati sotto il governo Monti ed è stato quasi impossibile porrvi rimedio sotto il Governo Letta-Alfano.
Dopo l’approvazione del contestato, da più parti, decreto Scuola, si era attivata una petizione per la salvaguardia di alcune materie fondamentali, che aveva visto la raccolta di più di quindicimila firme.
Più di una dichiarazione del ministro, dell’istruzione dell’università e della ricerca, Maria Chiara Carrozza era stata rivolta in difesa dei suddetti insegnamenti, con l’auspicio di poter tornare ad una situazione accettabile nonostante la mancanza assoluta di risorse economiche da destinare al comparto scuola.
A fare chiarezza sulla confusione mediatica di questi giorni è stato un comunicato dell’onorevole Simona Malpezzi: «Rimango perplessa di fronte alle notizie apparse su alcuni organi di stampa riguardanti la cancellazione definitiva della storia dell’ arte dalle scuole, voluta, sempre secondo certa stampa, dalla Commissione Cultura della Camera che avrebbe bocciato la proposta della ministra Carrozza di ripristinarla»
Sempre all’interno dello stesso comunicato la deputata dei democratici ha affermato come la disinformazione abbia attribuito responsabilità politiche inesistenti al ministro Carrozza e alla VII Commissione Cultura: «Ecco questa è una grandissima bufala che smentisco in modo categorico. Ricordo che la storia dell’ arte è stata cancellata dalla ministra Gelmini con la sua ormai famosa, per gli effetti disastrosi prodotti sul sistema scolastico, pseudo riforma. Non so quali siano le fonti su cui si basa questa notizia ma sarebbe bastato, per esempio, consultare i resoconti dei lavori della commissione per scoprire, invece, che il Partito Democratico ha proposto, evitando disorganiche richieste di aumento orario per diverse discipline, il monitoraggio di tutta la riforma Gelmini, quadri orari compresi, e un riordino delle classi di concorso che consenta di mettere mano agli orrori compiuti dal duo Tremonti-Gelmini»