Pubblicato: mer, 9 Dic , 2015

L’opposizione vince le elezioni in Venezuela.

Finisce l’esperienza dello chavismo.

20 milioni di venezuelani hanno scelto i 167 deputati dell’Assemblea Nazionale, il Parlamento del Venezuela. Ha vinto la coalizione Mud, l’opposizione al presidente in carica Nicolas Maduro, erede di Hugo Chavez. Lo schieramento vincente ha sfiorato il 60% dei suffragi e ha già conquistato 99 seggi, Maduromentre il Psuv, la formazione politica del presidente Maduro, ha preso 46 seggi. Ma siccome ci sono ancora 19 seggi da assegnare, tutto fa credere che la coalizione vincente potrebbe arrivare a circa 110 deputati e ottenere perciò, nella nuova Assemblea, la maggioranza qualificata dei tre quinti.

Le cause di tale pesantissima sconfitta, dopo 17 anni di successi sotto la guida di Chavez, vanno ricercate, in primo luogo, nel crollo del prezzo del petrolio, principale risorsa del Venezuela, generato dall’atteggiamento dell’Opec che non ha voluto tagliare le produzioni, nonostante il calo della domanda, per difendere le sue quote di mercato e più in generale la politica di controllo dei mercati, da parte dei soggetti dominanti, che deprime il prezzo delle materie prime e affoga le indipendenze dei paesi emergenti e ricchi di risorse; il secondo motivo è il fatto che la forte guida di Chavez è stata seguita dall’opacità dei suoi successori: Maduro paga l’incapacità a governare la crisi economica e il suo immobilismo mentre s’affacciavano inflazione e carestia.

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