Pubblicato: mer, 20 Mar , 2013

Le donne no muos sempre in campo per il diritto alla vita

Anche le mamme dei tunisini scomparsi da due anni, in una 3 giorni promossa dal Laboratorio Zeta

 

 

di Gilda Sciortino

NEWS_109079E’ dal libro di Federica Sossi, “Spazi in migrazione. Cartoline di una rivoluzione” (Ed. Ombre Corte, 2012), sulla rivoluzione tunisina del 2011 e le migrazioni che ne sono conseguite, la cui presentazione è prevista alle 18 di domani, giovedì 21 marzo, nella sua sede di via Arrigo Boito 7, che il Laboratorio Zeta si trasforma ancora una volta in un luogo dove riscrivere i confini e unificare gli spazi attraverso le lotte e le resistenze, in questo caso di chi chiede conto delle vite umane e vuole farle contare: a Tunisi come in Sicilia, e ovunque le scelte politiche, economiche, militari e di gestione dei confini e dei territori violino il valore delle persone. “Da una sponda all’altra. Vite che contano. Pratiche di r-esistenza nel Mediterraneo” è, dunque, il tema del calendario di iniziative, messe in cantiere sino a sabato 23 marzo, per festeggiare i primi 12 anni di vita del centro sociale, con l’obiettivo di riattraversare da prospettive inedite la rivoluzione tunisina e le sue conseguenze sugli spazi materiali e virtuali della comunicazione e della mobilità umane in tutta Europa. Sfruttando l’occasione data dalla presentazione del libro della Sossi, Monira Chagraoui presenterà l’appello alle istituzioni europee delle madri e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi, dando voce alle parole dei genitori che ormai da due anni chiedono di conoscere la sorte dei loro figli, scomparsi dopo avere lasciato la Tunisia e attraversato il Mediterraneo, all’indomani della caduta di Ben Alì e della dissoluzione degli accordi di gestione delle migrazioni dell’Italia e dell’Europa con il suo regime.
“Una narrazione – spiegano gli organizzatori – che troverà nuovo vigore incontrando anche la protesta delle madri siciliane del Comitato No Muos che, in nome del diritto di preservare la salute dei loro figli e di poter decidere cosa volere o meno sul loro territorio, stanno combattendo tutti i giorni la costruzione del MUOS da parte dell’esercito americano nel parco della sughereta di Niscemi, opponendosi al fatto che la Sicilia diventi l’avamposto delle future guerre verso l’Africa. In vista del Forum Sociale di Tunisi e della manifestazione nazionale del 30 Marzo a Niscemi, inoltre, questo evento vuole contribuire alla riappropriazione e legittimazione di pratiche che rimettano al centro la vita, i desideri e l’esercizio reale di una democrazia possibile, opponendosi alla costruzione militare di un Mediterraneo di divisioni, morte e guerre”.

Per concludere degnamente la giornata, alle 20 di domani, sarà anche possibile partecipare a una cena sociale sudanese, mentre alle 17 di venerdì 22 sarà possibile conoscere “Terra viva”, il mercatino delle produzioni locali contadine e artigiane, allestito negli stessi locali del Laboratorio Zeta. Alle 16 di sabato, invece, verrà riaperta la “biblioteca con baratto”, a cura di Bandabaratta, alla quale si potrà contribuire barattando o donando libri, fumetti, Cd (video e musicali), Vhs, vinili e musicassette. La conclusione della tre giorni sarà affidata ai Dryleaf, duo composto da Salvatore Aiello e Little Gas, le cui atmosfere nichiliste e folleggianti, unite alle sperimentazioni di elettronica dal gusto contemporaneo, non fanno mai mancare sfumature eteree di riverberi e delays.

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