Guardian: “Napoli roccaforte della mafia”. Ma il club insorge
Dura risposta del club azzurro al giornale inglese, dopo l’articolo che cita persino Il Padrino. “Se gli inglesi pensassero così male della nostra città non verrebbero a visitarla così numerosi”
Luoghi comuni e calcio: un’accoppiata non sempre vincente. Ne è prova l’articolo pubblicato qualche giorno fa dal quotidiano britannico The Guardian, a firma di Barry Glendenning, in cui si parla dell’interesse del Napoli per l’attaccante del Manchester United Danny Welbeck. Ma qualche riga dopo la notizia di mercato, il giornalista si lascia andare ad un attacco offensivo contro la squadra di De Laurentiis, definendola “il club di una delle principali roccaforti delle mafie italiane e dovrà fare al Manchester United e a Welbeck stesso un’offerta che non potranno rifiutare”. Parole che, ovviamente, non potevano passare inosservate, suscitando l’immediata reazione da parte della società e scatenando profondo sdegno nei tifosi partenopei e non solo.
Il club, infatti, si è rivolto direttamente al capo delle pagine sportive del quotidiano, Ian Prior, pubblicando una lettera sul proprio sito ed esigendo delle scuse ufficiali. “So che può succedere che gli articoli non vengano letti con attenzione prima di essere pubblicati, quindi lei, che è il responsabile delle pagine sportive, potrebbe non aver ben capito quello che è stato scritto. Perché se così non fosse, il nostro sbigottimento sarebbe straordinario, nel leggere un luogo comune così superato, volgare, stupido, come quello di accostare una città alla mafia. Un luogo comune così arcaico da essere rigettato dagli stessi inglesi che a milioni vengono ogni anno in Italia, Napoli inclusa, per passare le loro vacanze. Non lo farebbero certamente se pensassero che Napoli è la roccaforte della mafia, dove magari sparano per strada o rapinano le persone ad ogni angolo di strada. Ma voglio ancora pensare che lei non abbia letto l’articolo in rete, e in questo caso, mi aspetto, anche a nome dei napoletani e degli italiani, le sue scuse”.
“Vede mister Prior, – continua la lettera – è come se noi giudicassimo una città come Newcastle e i suoi abitanti degli ignoranti palestrati volgari e sociopatici, nella maniera in cui vengono rappresentati dal reality Geordie Shore in onda su MTV, cosa che naturalmente non pensiamo”.
