Pubblicato: sab, 10 Ago , 2013

Fiducia, aumenta il clima di consumatori e imprese

A luglio 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, aumenta sia il clima di fiducia delle imprese italiane che quello dei consumatori.

 

Di Vito Campo

NEWS_155356Arrivano buone notizie dall’economia italiana, almeno stando ai dati dell’Istat, che fotografano una ripresa del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori italiani. Con riferimento al primo aspetto, l’indice composito sale a luglio a 79,6 da 76,4 di giugno. In particolare, l’aumento dell’indice complessivo riflette il miglioramento della fiducia esteso in tutti i settori economici oggetto di valutazione: dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato.

L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere aumenta, passando da 90,5 di giugno a 91,7. Tra l’altro, anche i giudizi sugli ordini e le attese di produzione migliorano, rispettivamente da da -39 a -37 e da -2 a 0. Il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 1 a 0. Anche l’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie mostra un miglioramento diffuso della fiducia: nei beni di consumo da 91,3 a 92,8, nei beni intermedi da 89,8 a 90,8 e nei beni strumentali da 91,1 a 92,5.

Per quanto riguarda il clima di fiducia delle imprese di costruzione, l’indice sale da 71,1 di giugno a 76,5. Inoltre, migliorano sia i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione che le attese sull’occupazione, rispettivamente da -56 a -52 e da -27 a -20. Si attesta in in crescita anche l’indice delle imprese dei servizi di mercato, che sale da 70,7 di giugno a 75,6. Ulteriormente, crescono i saldi dei giudizi e delle attese sugli ordini, rispettivamente da -29 a -27 e da -17 a -11, e migliorano le attese sull’andamento generale dell’economia italiana. Anche nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia cresce da 80,9 di giugno a 82,1. L’indice diminuisce, invece nella grande distribuzione (da 80,0 a 73,0) e aumenta nella distribuzione tradizionale (da 84,7 a 90,8).

Buone nuove giungono anche dal clima di fiducia dei consumatori, che, a luglio, aumenta a 97,3 da 95,8 del mese precedente. Secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, le componenti riferite al quadro economico e alla situazione personale migliorano, i cui relativi indici passano da 91,8 a 94,6 e da 97,7 a 98,7. Il clima corrente aumenta in misura significativa, da 92,6 a 96,1, mentre quello futuro mostra una lieve crescita, passando da 99,4 a 99,6.

Si attestano in miglioramento anche i giudizi sulla situazione economica del Paese: il saldo passa da -133 a -128 mentre, per le previsioni, si registra una diminuzione del saldo da -8 a -11. Quanto alle attese sulla disoccupazione si rileva un miglioramento delle aspettative, con una diminuzione del relativo saldo che passa da 78 a 68.

Le valutazioni sulla situazione economica della famiglia migliorano. A tal riguardo, il saldo passa da -63 a -61 per i giudizi e da -18 a -16 per le attese. Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare migliora da -18 a -16. I giudizi sulle opportunità attuali di risparmio migliorano, il cui saldo passa da 132 a 134. Peggiorano, invece, le opinioni sulle possibilità future di risparmiare: il saldo passa da -41 a -51. Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli migliorano: il saldo passa da -116 a -102.

Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo è in aumento (da 44 a 49). Le valutazioni sull’evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi indicano una diminuzione della dinamica inflazionistica, il cui saldo passa da 0 a -13. A livello territoriale, la fiducia migliora nel Nord-ovest, nel Nord-est e nel Mezzogiorno, mentre peggiora lievemente al Centro.

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