Pubblicato: mar, 25 Mar , 2014

Egitto altri 700 Fratelli Musulmani in tribunale

 Si prospetta il rischio di altre condanne esemplari 

Oggi presso la Corte d’Assise  di Minya, avrà luogo la seconda sessione del maxi processo  che vede imputati per i disordini e le violenze avvenute il 14 agosto scorso, 1200 sostenitori dell’ex premier Morsi. Sono 700 le persone che  tra oggi e domani dovranno presentarsi in tribunale. A giudicarli saranno  gli stessi giudici che ieri hanno emesso una sentenza che ha suscitato profonda indignazione non solo tra la popolazione egiziana, ma anche tra le diverse organizzazioni in difesa dei diritti umani, prima tra tutte Amnesty International. Il tribunale ha infatti condannato alla pena capitale 529 pro-Morsi.

«Le condanne a morte devono essere annullate. Emetterne così tante in un singolo processo fa superare all’Egitto la maggior parte dei Paesi per numero di condanne inflitte in un anno» ha dichiarato sdegnata Hassiba Hadj Sahraoui vicedirettrice di Amnesty  per l’area egiziana.  Dopo la lettura della sentenza gli avvocati dei condannati hanno deciso di ritirarsi manifestando il loro dissenso. Scioccati i familiari dei condannati che hanno urlato slogan contro esercito, polizia e magistratura.  Non si sono fatte attendere le proteste, ieri  in diverse città migliaia  di persone sono scese in piazza e secondo quanto riporta dall’agenzia Mena, alcuni sostenitori di Morsi avrebbero dato fuoco ad una scuola e nella regione è stato decretato lo stato di allerta.  Per evitare disordini al fine di salvaguardare l’area intorno al tribunale, sono state disposte imponenti misure di sicurezza.

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