Pubblicato: lun, 18 Nov , 2013

Champions League 2016 a San Siro

La UEFA ha selezionato Milano e lo stadio Giuseppe Meazza come sede per la finale della Champions League 2015/16

 

Stadio Giuseppe Meazza

Stadio Giuseppe Meazza

Nel 2016 la “coppa dalle grandi orecchie” verrà assegnata in quel di Milano. Sarà la nona volta che l’atto conclusivo della principale competizione calcistica per club si terrà in Italia, la quarta da quando la vecchia Coppa Campioni è stata soppiantata dall’attuale formato della Champions League.

L’Italia, che già detiene il record di finali disputate con le proprie squadre (26 tra 12 vinte e 14 perse, tra cui un derby Milan-Juve), con l’assegnazione della finale dell’edizione 2015/16 guida anche la speciale classifica di finali organizzate, precedendo Germania e Inghilterra ferme a 8. Nel Belpaese, a differenza che in altre nazioni, le partite finora sono state equamente divise tra i due principali impianti: lo Stadio Meazza di Milano (1964/65, 1969/70, 2000/01, 2015/16) e l’Olimpico di Roma (1976/77, 1983/84, 1995/96, 2008/09). La sola eccezione fu nel 1990/91 quando sede della finale fu l’allora nuovo e avveniristico Stadio San Nicola di Bari, la partita, per la cronaca, vide sfidarsi le due squadre rivelazione dell’epoca, la Stella Rossa e l’Olympique Marsiglia. A trionfare furono, ai rigori, gli jugoslavi dei giovani e promettenti Jugovic, Savicevic, Mihajlovic e Prosinecki.

A dire il vero riguardo la scelta di Milano per il 2016 c’è un piccolo giallo. Il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha dato l’annuncio venerdì sera in occasione dell’amichevole, proprio a San Siro, tra Italia e Germania; peccato che poche ore dopo la UEFA abbia smentito il capo del calcio italiano. Probabilmente non di vero giallo si tratta ma semplicemente Abete ha voluto, per orgoglio o superficialità non si sa, rendere pubblica una scelta ufficiosa ma non ancora ufficiale. Ecco così che il comunicato UEFA appare come una formale smentita in attesa di completare per intero l’iter di selezione.

Dopo il fallimento delle candidature dell’Italia per organizzare gli Europei 2012 prima e 2016 dopo; l’assegnazione delle finali di Champions 2016 e di Europa League di quest’anno, allo Juventus Stadium, potrebbero essere, si spera, la spinta per il sistema calcio ad investire negli impianti. La situazione degli stadi italiani è, a dir poco, allarmante tra strutture vecchie, fatiscenti o inagibili. C’è la speranza che le società che hanno deciso di investire sugli stadi non rimangano delle isolate eccellenze ma che siano da esempio e avanguardia per le altre. Non solo per ridare slancio al principale movimento sportivo italiano (e quarta industria del Paese) ma anche, anzi, soprattutto, per l’importanza economica e di riqualificazione urbana rappresentata da questo tipo di investimento, specie in un periodo di crisi prolungata come l’attuale.

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