Pubblicato: Mer, 31 Lug , 2013

Campi di lavoro per giovani del penale

“Da vittime di violenza ad attori di non violenza”, un progetto di volontariato e legalità nelle riserve naturali di Isola delle Femmine, Priolo e Gela.

 

di Piera Farinella

NEWS_153409“Da vittime di violenza ad attori di nonviolenza”, è il titolo del progetto che la Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” sta promuovendo nell’ambito del programma comunitario Daphne, in collaborazione con diversi soggetti pubblici e privati di Italia, Repubblica Ceca e Spagna.
L’intervento, sostenuto dal Centro per la Giustizia Minorile della Sicilia e da Confindustria Sicilia, vede fra i partner l’Associazione InformaGiovani e la Lega Italiana Protezione Uccelli. Si tratta di tre campi di volontariato ospitati nelle tre Riserve naturali gestite dalla Lipu, a Isola delle Femmine, Saline di Priolo e Biviere di Gela. Nello specifico, in questi giorni l’Associazione InformaGiovani e la Lipu stanno realizzando alcune attività nelle riserve naturali di Isola delle Femmine, con volontari italiani e stranieri e, fra questi, un gruppo di giovani provenienti dall’area penale.
“Il progetto durerà due anni – spiega Loredana Introini, della Fondazione Falcone – e coinvolgerà in un percorso formativo sia i ragazzi che gli operatori di associazioni giovanili e della Giustizia minorile”.
Il volontariato e la mobilità internazionali possono essere degli strumenti educativi rivolti ai giovani, per prevenire comportamenti devianti. “Ogni anno coinvolgiamo oltre 50 ragazzi dell’area penale di tutta Italia nei nostri progetti anche all’estero – aggiunge Pietro Galluccio, dell’Associazione “InformaGiovani” – ottenendo risultati importanti. Il tasso di recidiva è, infatti, normalmente del 70% fra i ragazzi dell’area penale, ma questa percentuale si riduce drasticamente, scendendo al di sotto del 30% fra coloro che hanno seguito un percorso di inclusione attraverso il volontariato internazionale”.
Il Centro Giustizia Minorile della Sicilia, rappresentato dal Direttore Angelo Meli, cura attraverso i suoi uffici e suoi operatori l’inserimento dei ragazzi dell’area penale che seguono un percorso formativo lungo anche più di un anno, e che nelle prossime settimane, dopo aver fatto l’esperienza del volontariato, parteciperanno ad attività di “work-experience”, organizzate in collaborazione con Confindustria Sicilia.
“Per il nostro Centro – afferma Meli – questo tipo di attività, svolta in collaborazione con la Fondazione Falcone e con altre associazioni, permette un importante lavoro di rete a beneficio di un percorso di reinserimento sociale dei ragazzi che sono in carico ai nostri servizi”.
Per Vincenzo Di Dio, direttore della Riserva di Isola delle Femmine, “questa esperienza rappresenta una importante occasione per coniugare l’impegno ambientalista al reinserimento sociale di ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia”.
L’intervento è stato abbracciato con determinazione e con il convincimento che solo attraverso una educazione concreta e pragmatica, che miri alle esperienze di scambio culturale, si possa agire sul recupero di tanti giovani svantaggiati. La mobilità internazionale, il volontariato e le istituzioni preposte possono fare molto per coinvolgere attivamente i ragazzi a rischio di devianza per riportarli sulla via della legalità”.

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