Pubblicato: mer, 4 Dic , 2013

A Bruxelles giornata in ricordo di Falcone e Borsellino

Aula Commissione europea intitolata ai due giudici uccisi dalla mafia nelle stragi del ‘92

 

1469864_10152488328532481_347015850_nDa oggi in Europa, alla Commissione Ue direzione generale Giustizia e Affari Interni, c’è l’aula “Falcone e Borsellino”. «L’Europa ha preso consapevolezza del fenomeno mafioso e ha cominciato a lavorare per combattere la criminalità organizzata di stampo mafioso, non solo un problema italiano ma europeo», ha detto l’eurodeputato Rita Borsellino all’inaugurazione della sala, oggi a Bruxelles insieme a Maria Falcone; i vicepresidenti del Parlamento Europeo Gianni Pittella e Roberta Angelilli; e Rosy Bindi, presidente Commissione parlamentare antimafia.

«La loro vita e la loro esperienza sono servite a cambiare il modo di organizzare le strategie contro il crimine organizzato. Lo dimostra anche il lavoro svolto dalla Commissione speciale europea contro la criminalità, la corruzione e il riciclaggio nel suo anno e mezzo di vita», ha detto ancora la Borsellino, che proprio oggi ha annunciato la sua intenzione di non ricandidarsi.

Con l’intitolazione di un’aula della Commissione Ue ai due giudici uccisi dalla mafia nelle stragi del ’92, si è aperta oggi una giornata dedicata interamente alla legalità. Un evento che si concluso in serata con l’inaugurazione presso l’Espace Escalator del Parlamento europeo della mostra fotografica dell’Ansa, dal titolo “Falcone e Borsellino vent’anni dopo” e la proiezione dell’omonimo documentario che ricostruisce la vita dei due magistrati attraverso le testimonianze di familiari, colleghi e giornalisti.

In una sala del Parlamento europeo si è poi proceduto alla premiazione delle scuole vincitrici del primo concorso “Quel fresco profumo di libertà”, bandito dal Centro studi Paolo Borsellino in collaborazione con il Miur. Cinque le scuole vincitrici provenienti da Sicilia, Puglia, Veneto ed Emilia Romagna. «La cultura rende liberi – ha dichiarato Rita Borsellino – la cultura della legalità rende liberi e giusti. Ecco perché la scuola è da sempre il primo nemico della mafia». A seguire si è svolto il dibattito su “Cultura della legalità e cittadinanza attiva: un impegno per l’Europa con la partecipazione, tra gli altri, anche del presidente della Commissione parlamentare europea per il crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio Sonia Alfano. Con l’occasione è stato anche proiettato il film documentario “Quello che rimane”, una produzione del Centro studi Paolo Borsellino, scritta e diretta da Michele Di Dio.

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