Pubblicato: dom, 9 Mar , 2014

Boldrini: «Quote rosa a vantaggio del Paese»

Alla vigilia dell’approvazione dell’Italicum alla Camera si fanno pressanti gli appelli per inserire una norma sulla parità di genere

 

Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati

Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati

Alla vigilia del passaggio dell’Italicum alla Camera e dopo una settimana di riflessioni e trattative arriva oggi, dagli schermi di RaiTre, durante la trasmissione In mezz’ora di Lucia Annunziata, l’appello di Laura Boldrini ad inserire una vera norma sulla parità di genere nelle liste dei candidati. Il presidente della Camera ha dichiarato: «Il 67% degli italiani è favorevole e voterebbe i partiti con delle donne ai vertici. Dobbiamo ottenere il risultato senza veti incrociati e senza ricatti. Le quote rosa non vanno a discapito di nessuno ma a vantaggio del Paese».

Nell’accordo originario tra Forza Italia e Partito Democratico era prevista la presenza paritetica di uomini e donne nei listini ma senza nessuna clausola sul posizionamento nella lista, di fatto c’era il rischio che i posti “sicuri”, ovvero il primo e secondo, fossero andati in maggioranza agli uomini mentre alle donne sarebbero toccati gli ultimi posti, quelli il cui seggio non sarebbe scattato quasi mai. Per questo motivo la settimana scorsa era stato presentato da alcune deputate di diversi schieramenti un emendamento che prevedesse l’alternanza di genere anche nel posizionamento e nei capolista, in modo da dare pari possibilità di elezione ad uomini e donne. L’accantonamento della proposta ha fatto scattare la polemica.

Il PD si dice favorevole a inserire la modifica mentre più fredda è Forza Italia, i berlusconiani, nonostante la presenza di alcune deputate promotrici delle quote rose coma Carfagna e Prestigiacomo, temono che questo sia un modo per far saltare la legge.  “Sulle quote rosa, ricordiamo a Renzi e alla sua ministra Boschi che pacta servanda sunt, e che è troppo comodo sottoscrivere accordi che già si sa non verranno rispettati. Ieri il Senato (ndr la norma che prevede l’applicabilità dell’Italicum alla sola Camera), oggi le quote rosa, domani le preferenze e dopodomani le soglie. Noi non ci stiamo” è questo quanto scrive “Il Mattinale”, l’organo di informazione del gruppo parlamentare forzista. I sospetti, circa possibili nuove modifiche, sembrano confermati da Alfano che a SkyTG24 ha dichiarato non solo di essere d’accordo con le quote rosa ma che l’NCD è favorevole anche alle preferenze.

In attesa di vedere cosa succederà, la Boldrini assicura che, in base a come è stato organizzato il calendario dei lavori, a meno di improvvisi stop, già domani il testo della legge elettorale verrà licenziato da Montecitorio. La palla passerà al Senato, dove i numeri sono diversi e gli alfaniani, specie in caso di franchi tiratori tra le file di forzisti e democratici, possono risultare decisivi e quindi cambiare (o far saltare) l’accordo originario.

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