Prodotti industriali, calano i prezzi alla produzione
I prezzi alla produzione diminuiscono dello 0,1%. Diminuisce anche il fatturato dell’industria
A novembre 2013, secondo quanto rilevato dall’Istat, l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell’1,8% nei confronti di novembre 2012. Le dinamiche dei prezzi dei prodotti venduti nel mercato interno ed esterno presentano segni differenti. Infatti, nel mercato interno vengono rilevate variazioni negative dello 0,1% rispetto ad ottobre e del 2,3% su base tendenziale. Tra l’altro, al netto del comparto energetico, si registrano flessioni dello 0,1% sul mese precedente e dello 0,3% in termini tendenziali. I prezzi dei beni venduti sul mercato estero, invece, non presentano variazioni sul mese precedente (+0,2% per l’area euro e -0,1% per l’area non euro). In termini tendenziali si registra una diminuzione dello 0,4% (-0,6% per l’area euro e -0,3% per quella non euro).
Analizzando i contributi settoriali alla dinamica tendenziale dell’indice generale, emerge come per il mercato interno quello più rilevante sia costituito dal comparto energetico (-2,3%). Sul mercato estero i contributi più ampi provengono dai beni intermedi per l’area euro (-0,5%) e dall’energia per quella non euro (-0,4%). Il settore di attività economica per il quale si rileva la diminuzione tendenziale più significativa dei prezzi è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-3,6% per il mercato interno e -5,3% per quello estero).
Ad ottobre 2013, sempre secondo il nostro Istituto nazionale di statistica, diminuisce anche il fatturato dell’industria. Nella fattispecie, al netto della stagionalità, viene rilevata una flessione dello 0,7% rispetto a settembre, con una diminuzione dell’1,2% sul mercato interno ed un lieve incremento (+0,2%) su quello estero. Inoltre, nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo è aumentato dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti (+0,1% per il fatturato interno e +2,3% per quello estero). Con la consueta correzione per gli effetti di calendario, il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali dell’1,3%, con un calo del 3,8% sul mercato interno e un incremento del 4,0% su quello estero. Gli indici destagionalizzati del fatturato, invece, fanno segnare incrementi congiunturali per i beni di consumo (+2,2%) e per i beni intermedi (+0,3%), mentre si attestano in flessione per i beni strumentali (-4,8%) e per l’energia (-2,9%).
L’indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell’1,4%. A tal riguardo, il contributo più ampio a tale flessione è da attribuire alla componente interna dell’energia. Per il fatturato l’incremento tendenziale più significativo viene registrato nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+9,6%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-14,2%).
Anche per gli ordinativi totali, si registra una flessione congiunturale del 2,5%, che è, a sua volta, la sintesi di un calo del 6,0% degli ordinativi esteri ed un incremento dello 0,3% di quelli interni. Facendo il confronto con ottobre 2012, l’indice grezzo degli ordinativi fa segnare un aumento dell’1,2%. Infine, l’incremento più rilevante si registra nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+24,0%), mentre la flessione maggiore viene osservata nella fabbricazione di macchinari e attrezzature (-5,7%).