Bomba a Beirut nel quartiere di Hezbollah
L’esplosione nella parte sud della città ha provocato cinque morti e venti feriti
Non è ancora chiara la dinamica dell’esplosione avvenuta nel primo pomeriggio a Beirut, così come è ancora provvisorio il bilancio delle vittime: cinque morti e venti feriti. Le prime immagini trasmesse dalla tv libanese mostrano edifici sventrati e auto carbonizzate per la forte esplosione causata da quella che al momento sembra essere un autobomba, anche se non si esclude che nell’attentato ne siano state utilizzate altre. La bomba è esplosa nel quartiere di Bir al Abed, al centro del cosiddetto «quadrato di sicurezza» di Hezbollah, vicino alla vecchia sede della tv del movimento sciita e a poche centinaia di metri dal palazzo che ospita l’attuale ufficio politico del Partito di Dio.
Quello di oggi è il secondo attentato in meno di una settimana. Il 27 dicembre un’altra autobomba aveva ucciso l’ex ministro delle Finanze, Mohammad Shatah, di credo sunnita. Pochi giorni dopo, il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, aveva dichiarato che un nuovo omicidio politico sarebbe stato prossimo, questa volta però indirizzato verso un obiettivo sciita. Lo sciita Berri, aveva per questo motivo allertato la sicurezza del suo partito, il Movimento Amal. Nonostante le precauzioni e nonostante il livello d’attenzione fosse stato innalzato, stamattina è avvenuto quello che Berri temeva e Beirut si ritrova a contare le vittime di un nuovo attentato dopo appena sei giorni.