Pollina, dove l’ uomo e la natura si riconnettono
Un viaggio all’interno di un’atipica realtà madonita: il Learning Center
di Roberta Caruana
Immerso tra le montagne delle Madonie si trova un appezzamento di terreno caratterizzato da uno stile di vita diverso e atipico rispetto all’immaginario collettivo contemporaneo. Il nome della struttura, Learning Center, prende le mosse dal concetto che l’uomo ha bisogno di apprendere ciò che col passare dei secoli ha dimenticato, ossia il puro e rispettoso contatto con la natura circostante.
A spiegarcelo è Salvatore Volturno, l’ideatore del progetto, che ci accompagna in questo tour verso uno spazio del tutto inedito, un compromesso tra attualità e ruralità. La nostra guida ci racconta la sua esperienza, di come è nata questa folgorazione, che agli occhi di molti potrebbe risultare azzardata.
“L’idea, o meglio la sensazione, è nata nel 2010. Facevo lo sviluppatore di software a Barcellona e dopo due anni di lavoro ho deciso di licenziarmi. Suonando per le strade di varie città europee ho avuto modo di conoscere gente che viveva secondo un approccio più puro nei confronti della natura circostante, svincolata dal classico sistema economico e sociale”.
Così, nel 2012, Salvo è approdato a Pollina, dove ha cominciato a costruire la struttura del “Learning Center”, avvalendosi dell’aiuto di coloro che hanno deciso di condividere con lui uno stile di vita così poco invasivo per l’ecosistema della zona.
Questo criterio viene tenuto bene a mente da Salvo e dai suoi compagni (attualmente quattro persone condividono stabilmente la struttura) per ciò che concerne ogni aspetto della vita quotidiana perché, come dice lui stesso,”bisogna chiedere il permesso prima di usare qualcosa. Siamo qui per godere della natura, non per distruggerla”.
Così l’acqua – piovana o proveniente da fonti naturali – viene utilizzata e riutilizzata, le galline del pollaio vengono lasciate in libertà e la manna tipica della zona viene prodotta con i metodi meno dannosi per gli alberi stessi. Tutto ciò non prescinde, però, dalla contemporaneità: elementi propri degli attuali studi ecosostenibili si possono trovare nell’utilizzo di pannelli solari o di materiali di riciclo forniti dalla vita quotidiana – dato che le bottiglie di plastica sono difficilmente biodegradabili, perché non usarle come materiale da costruzione? – in un’ottica di ritorno alle origini, senza tralasciare gli strumenti che il sistema attuale ci ha fornito.
Il progetto del “Learning Center” è mirato a coinvolgere chiunque voglia farne parte, così la casa costruita da Salvo è aperta a tutti al fine di condividere reciprocamente le proprie esperienze attraverso varie attività, come la meditazione, lo yoga, la pet therapy.
Ecco, dunque, il significato di questo progetto, una piattaforma didattica condivisa, dove tutti apprendono e nessuno insegna, volto a riprendere il contatto con la terra e con la propria individualità: “Riprendersi lo spazio che nella vita quotidiana viene sottratto, avere tanto tempo a disposizione per se stessi fa rivivere, dà la possibilità di crescere ed esprimersi”.